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Open Arms: la Trenta contro Salvini

Polemiche sul Decreto Sicurezza bis

Dopo che il Tar del Lazio ha sospeso il decreto Sicurezza bis ed ha consentito alla nave Open Arms di entrare in acque territoriali italiane, Elisabetta Trenta ha dato mandato al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Enzo Vecciarelli,
di inviare due navi militari che scortano a distanza la nave della ong spagnola, ferma ormai davanti a Lampedusa.
Una decisione molto diversa da quella che la stessa Trenta aveva preso esattamente due settimane fa, quando il governo emise il primo divieto di ingresso contro la Open Arms, che aveva a bordo le stesse persone e si trovava più o meno nella stessa situazione. La maggior parte dei migranti a bordo della nave, alcuni dei quali stanno sbarcando in queste ore, erano già stati soccorsi primi di agosto al largo delle coste della Libia. Si può, dunque, tranquillamente pensare che la Trenta avesse programmato la crociata contro Salvini per far sbarcare i migranti. Il tutto con il benestare di Zingaretti, del redivivo D’Alema e di una sinistra che, pensando ad uno “studio di fattibilità” di un governo con i 5stelle, plaudono alla Trenta e alla velocità di giudizio del TAR del Lazio che, praticamente, delegittima il Ministero dell’Interno per cui appare evidente il potere della magistratura, tale da rendere oramai ingovernabile l’intero Paese.
Come evidente appare la corsa alla poltrona dei 5stelle che, dopo la batosta alle regionali, aprono ai Dem con esclusione del solo Renzi, suggellando questo patto virtuale con l’apertura dei porti da parte della Trenta e di Toninelli.
Secondo fonti autorevoli, Davide Casaleggio e Luigi Di Maio sarebbero già pensando al nuovo governo giallo-rosso, con Roberto Fico premier, uomo di sinistra gradito al PD e vicino ai centri sociali, e Conte al posto di Salvini al Ministero dell’Interno.

Il sentimento comune alla stragrande maggioranza degli italiani resta quello dello scetticismo verso un ministro che usa le Forze Armate per far “invadere” la propria patria a beneficio delle Ong, sfacciatamente pilotate da un’ Europa che ci vuole sempre più abbandonati e colonizzati. Basti vedere le recenti dichiarazioni a prova di traduzioni della capitana Carola Rakete, che risponde ad un ordine del governo tedesco, con buona pace di chi aveva gridato alla fake news.

Resta da chiedersi quale sia, allo stato attuale, l’interesse del Ministero della Difesa riguardo le nostre Forze Armate ed il processo di attuazione della legge sui sindacati militari, cavallo di battaglia dei grillini, che si protrae da mesi senza un’apparente soluzione. Se poi la presunta alleanza con DEM e LeU si dovesse consolidare, saranno tempi duri per i nostri militari, viste le precedenti interrogazioni parlamentari di questi partiti contro l’uso del taser o le proposte di addestramento delle Forze dell’Ordine alla filosofia della non violenza. Chissà se, eventualmente, ciò sarà applicabile anche ai tanti militari che si occupano delle loro scorte?

Alessandra D’Andrea

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