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L’Italia candidata a sede autorità europea per l’antiriciclaggio

Roma – Il ministro Giancarlo Giorgetti ha candidato l’Italia come sede dell’autorità europea per l’antiriciclaggio (ALMA) nel corso di un colloquio bilaterale tenuto oggi a Bruxelles con Mairead McGuinness, il commissario Ue per stabilità finanziaria, servizi finanziari e unione dei mercati dei capitali.

L’incontro si è svolto a margine dell’odierna riunione dell’Ecofin che ha avuto al centro dei lavori il programma del semestre della presidenza Ue a guida svedese ma anche il tema delle misure per favorire la competitività e gli investimenti dell’industria europea in risposta al Inflation Reduction Act americano (Ira).

Giorgetti, nel corso del suo intervento alla riunione con i ministri finanziari Ue, ha sottolineato come per il nostro Paese “il semplice allentamento delle regole degli aiuti di Stato non è una soluzione perché sarebbe sproporzionato avvantaggiare gli Stati membri che godono di un margine di bilancio più ampio, aggravando così le divergenze economiche all’interno dell’Unione e conseguente frammentazione del mercato interno”.

Va bene rispondere all’Ira ma attenzione a fare autogol in Europa. Servono regole comuni. Dovremmo stare attenti a non replicare all’interno della Ue – ha aggiunto Giorgetti – le stesse dinamiche di agguerrita competizione che l’Ira ha determinato tra Usa ed Europa. Vorrei anche ricordare che abbiamo progetti comuni, come gli Ipcei che sono la dimostrazione dell’importanza di percorsi di sviluppo europeo per l’industria dell’innovazione tecnologica. Grazie anche agli effetti di ricaduta, tutti gli Stati membri beneficerebbero direttamente o indirettamente di questi fondi. Potremmo sfruttare l’efficacia di strumenti comuni come Next Generation EU e SURE, che possono essere replicati con successo nel contesto dell’attuale crisi”.

Auspichiamo che tutte queste questioni possano essere discusse a fondo nelle prossime settimane – ha concluso il titolare di via XX settembre – anche in occasione del prossimo Consiglio europeo e in vista del dibattito della riforma della governance europea. Infine, lasciatemi dire che la BEI è ben posizionata”.

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