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Recensione al libro di Loredana Crupi “Se solo…”: il passato non è irreversibile quando si hanno ancora i sogni

“Se solo…” , il potente e intimo romanzo d’esordio di Loredana Crupi, è la narrazione in prima persona delle protagoniste Alev e Hande la cui vita si intreccia a causa di un lutto condiviso da cui nascerà un’inaspettata e bellissima amicizia. È la storia di due giovani donne turche che per motivi diversi si troveranno a affrontare un momento tragico della loro vita personale, e che grazie alla condivisione, all’amicizia e al coraggio cercheranno di superare. Alev affronta con malessere interiore, e profondo senso di colpa, la morte prematura della giovane sorella Gunes, mentre Hande rimasta incinta a causa di un abuso familiare resta incastrata in una gravidanza che non ha scelto.

Cosa sarebbe accaduto se le vicende avessero preso un’altra strada? Cosa invece sarebbe cambiato se avessero reagito diversamente agli eventi? Il libro di Loredana Crupi affronta l’insostenibile pensiero del “se solo” mescolando con arte narrativa i piani del presente e del passato delle due protagoniste, ricostruendo un puzzle di ricordi che va dall’infanzia all’età adulta.

Il romanzo è scritto con un linguaggio coinvolgente e introspettivo, intercalato da numerosi spazi dedicati anche alla poesia, che sanno tradurre le emozioni delle tante figure che arricchiscono la storia: una scelta originale per consentire al lettore di immedesimarsi ancora di più negli stati d’animo dei personaggi.

Un elemento artistico che si apprezza moltissimo è anche quello delle meravigliose immagini presenti nel libro. Spicca la copertina realizzata da Ester Nocera, in cui una bambina seduta su un pontile indica una farfalla: disegno che rappresenta il senso del romanzo e tutti gli elementi narrativi e metaforici in esso contenuti.

Di seguito una delle opere presenti nel libro:

 

Disegno di Maria Stella Madio

Nella storia l’autrice affronta con delicatezza e sensibilità tematiche molto forti come quella della violenza di genere, dell’abuso, del lutto, delle pari opportunità, dell’amore, ma anche e soprattutto della condivisione, necessaria per affrontare i momenti in cui tutto sembra andare verso la più totale oscurità. Si tratta di argomenti oggi molto discussi, che la scrittrice ha voluto e saputo trasmettere dal suo personale punto di vista, restituendole in tutta la loro complessità attraverso una narrazione che non diventa mai scontata.

L’importanza di chiedere o accettare aiuto, di non permettere a noi stessi di isolarci nei momenti più travagliati della vita, non allontanare le persone care che vogliono aiutarci e infine… il fondamentale gesto di saper tendere la mano. A tal proposito, le figure dei due uomini amati dalle protagoniste hanno un ruolo decisivo: saranno in grado di lasciare aperto nel cuore delle due donne uno spiraglio di speranza per credere ancora nell’autenticità e nella meraviglia.

Il libro di Loredana Crupi sa sollevare domande con uno stile leggero ma profondo e riflessivo, in grado di generare pensieri positivi per meditare sul dono e la bellezza della vita, nonostante tutto. Il messaggio che emerge con forza dal romanzo è l’idea che non siamo soli a combattere le battaglie della vita e che la condivisione possa in qualche modo alleviare il dolore e le difficoltà a cui l’esistenza ci espone.

“Se Solo…” ha la preziosa capacità di generare un vero e autentico legame fra personaggi e lettore, in cui ogni sentimento e ogni emozione viene vissuta con intima partecipazione e sincera empatia. Ecco allora che anche il libro può diventare un fedele amico e compagno di viaggio, silenzioso ascoltatore in cui riporre le proprie esperienze o rintracciare ricordi, e ritrovare noi stessi. Come si legge nella prefazione di Barbara Alberti: “è lui l’unico amante, il libro. L’unico confidente che non tradisce, né abbandona. Il libro offre due beni contrastanti, che in esso si fondono: ci trovi te stesso e insieme una tregua dall’identità”.

I valori della condivisione e dell’amicizia sorreggono anche i tanti progetti sociali a cui Loredana Crupi si dedica nella vita quotidiana; fra i tanti quello nato durante la quarantena e che è rappresentato da @le.farfalle.di.demet. Il potere curativo dell’aiuto reciproco e dell’amore, ampiamente inteso, sono gli ingredienti che riescono a donare luce e una speranza inattesa in ognuno di noi: sentirsi ascoltati, accolti, mai dimenticati può far cambiare gli esiti della nostra percezione della vita.

Cambiare sguardo allora diventa decisivo per affrontare tutti i “se solo…” della vita che spesso ingabbiano verso l’irreversibilità del passato. Far sì che non siano più un ostacolo al presente ma possano essere utili a ritrovare il coraggio di riprendere in mano gli eventi per raggiungere i propri sogni, come fanno le protagoniste di questa bellissima storia.

 

Loredana Crupi è nata a Milano nel 1970. Madre, moglie e impiegata commerciale da una vita, sta vivendo un attimo fuggente di felicità per i nuovi risvolti della sua vita. La stesura del manoscritto le ha permesso di “esprimere delle sue verità” sepolte nella sua anima da troppo tempo.

È molto legata alla trama per il messaggio in essa contenuto: reinventarsi in un momentodi difficoltà senza lasciarsi travolgere dagli eventi, ascoltando il proprio cuore, dando voce alle passioni o riscoprendo semplicemente sogni impolverati chiusi nel cassetto.

Clicca qui per leggere l’intervista all’autrice.

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