11 Marzo 2011, in Giappone il più devastante terremoto della storia moderna
L'11 marzo 2011, alle 14:46 locali (le 05:46 in Italia), avvenne un terremoto di magnitudo momento Mw 9.1 al largo delle coste di Honshu, l'isola più grande del Giappone.
Come oggi l’11 marzo 2011, il Giappone fu travolto da una delle più devastanti catastrofi naturali della storia moderna. Un sisma di magnitudo 9.0 della Scala Richter il quinto più potente mai registrato, colpì improvvisamente il Paese, causando la perdita di almeno trentamila vite umane. Ma il disastro non si fermò lì. Uno tsunami con onde alte fino a 40 metri si abbatté sulla costa, spazzando via intere città e lasciando dietro di sé distruzione e dolore. Nel cuore della tragedia, un’ulteriore minaccia si aggiunse al dramma: la centrale nucleare di Fukushima andò fuori controllo, sprigionando radiazioni letali e mettendo in pericolo milioni di persone.
Da eventi così devastanti nasce la consapevolezza della necessità di affrontare l’imprevedibile con nuove soluzioni. Il Progetto Tellus – spiega Leonardo Nicoli- rappresenta un impegno concreto in questa direzione: un’iniziativa scientifica basata su stazioni di rilevamento multiparametrico, progettate per individuare segnali precursori dei terremoti e contribuire a salvare vite umane.
L’idea di Tellus prese forma nel 2009, dopo il terremoto che colpì L’Aquila. La prima stazione entrò in funzione nel 2015, un anno prima del sisma che devastò Amatrice e numerosi altri comuni del Centro Italia. Quella che seguì fu una delle crisi sismiche più intense degli ultimi decenni, culminata con il terremoto di magnitudo 6.5 a Norcia e i quattro forti eventi sismici del 18 gennaio 2017 che colpirono il Nord dell’Abruzzo, contribuendo al distacco della frana che travolse l’Hotel Rigopiano.
Il futuro appartiene a chi ha il coraggio di immaginare un mondo più sicuro e di lavorare affinché la scienza e la tecnologia possano fare la differenza nella protezione delle vite umane.”