PISA Era il 30 aprile 1986, e il Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico (CNUCE) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa stabiliva il primo “ping” con la Pennsylvania, consentendo una connessione permanente con ARPANET, il predecessore dell’attuale Internet. L’Italia fu il quarto Paese, dopo l’Inghilterra, la Norvegia e la Germania, a realizzare tale collegamento.
Da allora sono cambiate molte cose: la rete è diventata uno strumento indispensabile sia nel lavoro che nel nostro tempo libero. Ci ha offerto innumerevoli opportunità e richiesto attenzione per mitigarne i rischi. Oggi, un mondo senza Internet è inconcepibile, e il futuro, con le sue nuove applicazioni, promette di offrire ancora più possibilità a tutti.
Ma la storia della rete non si ferma qui. Le sfide di oggi, dalla cybersicurezza all’intelligenza artificiale, dall’inclusione digitale alla sostenibilità delle infrastrutture, ci chiedono visione, investimenti e competenze. Il futuro di Internet sarà sempre più intrecciato con quello delle nostre comunità, delle nostre istituzioni, del nostro pianeta.
Sta a noi decidere che forma dargli: aperta, equa, accessibile e al servizio delle persone. Lo rende noto il consigliere regionale della Toscana

