Prende il via oggi la Settimana mondiale di sensibilizzazione per la riduzione del consumo alimentare di sale, promossa dalla World Action on Salt, Sugar and Health (WASSH), Associazione con partner in 100 Paesi dei diversi continenti costituita nel 2005. WASSH agisce per migliorare la salute delle popolazioni attraverso la graduale riduzione dell’introito di sale fino a meno di 5 grammi al giorno (corrispondenti a circa 2 grammi di sodio), il target raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della sanità (OMS). Un consumo eccessivo di sale favorisce, infatti, un aumento della pressione arteriosa, con conseguente incremento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus, ed è stato associato ad altre malattie croniche, quali tumori, in particolare dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. Dal 2020 WASSH include anche un focus su zucchero e calorie in eccesso, che mira a ridurre l’introito dello zucchero aggiunto ampliando, così, l’impegno per promuovere nei Paesi di tutto il mondo un’alimentazione più sana.
Il tema del 2025, “It’s time to swap out the salt!” (“È tempo di sostituire il sale!”), mira a sensibilizzare i Governi sulla necessità di mettere in atto o rafforzare politiche volte a diminuire la quantità di sale nel cibo e di incoraggiare l’industria alimentare a ridurre il contenuto di sale nei propri prodotti, nonché a ricordare alla popolazione l’importanza di utilizzare meno sale in cucina e a tavola, prestando particolare attenzione anche al sale già presente negli alimenti di tutti i giorni.
Dati sul consumo di sale
A livello globale l’OMS ha stimato un consumo medio giornaliero di sale nel 2021 nella popolazione di età superiore ai 25 anni di 12 grammi negli uomini e 10 grammi nelle donne (circa il doppio della quantità raccomandata dalla stessa OMS) e che l’eccessivo introito alimentare di sale causi circa 2 milioni di morti ogni anno per malattie cardiovascolari. In Italia, grazie al supporto del Ministero della Salute, vengono condotte dall’Istituto Superiore di Sanità periodiche indagini di popolazione (health examination survey – Progetto CUORE) che includono il monitoraggio del consumo di sale giornaliero nella popolazione generale. I dati preliminari su 12 Regioni di una nuova indagine relativa al periodo 2023-2024 mostrano che l’assunzione media di sale in campioni casuali di popolazione generale di età compresa tra i 35 e i 74 anni è stata rispettivamente di 9,3 g negli uomini e 7,2 g nelle donne, sostanzialmente stabile rispetto alla rilevazione 2018-2019 e diminuita di circa il 12% rispetto al periodo 2008-2012. Da questi dati preliminari emerge, altresì, che solo il 10% degli uomini e il 24% delle donne ha un adeguato consumo di sale, ovvero inferiore a 5 grammi al giorno.
Azioni
È, quindi, fondamentale che aziende alimentari, Istituzioni e cittadini proseguano l’impegno per la riformulazione dei prodotti alimentari e il minor ricorso all’utilizzo del sale in cucina e a tavola, al fine di conseguire l’obiettivo fissato dall’OMS nel Piano d’azione globale per la prevenzione ed il controllo delle malattie croniche non trasmissibili 2013-2020 (“Global action plan for the prevention and control of noncommunicable diseases 2013–2020”), esteso al 2030, che prevede una riduzione relativa del 30% del consumo medio di sale/sodio nella popolazione entro il 2025 rispetto a una baseline fissata al 2010.
A tal fine contribuiscono già da tempo sia il Programma “Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari” (D.P.C.M. 4 maggio 2007), nel cui ambito sono stati siglati numerosi Protocolli d’intesa tra il Ministero della salute e Associazioni di produttori di alimenti artigianali o industriali volti a ridurre il contenuto di sale in diverse categorie di prodotti alimentari, sia il Piano Nazionale della Prevenzione.
Come ridurre il sale a tavola
Le cinque azioni concrete, raccomandate anche da WASSH, per ridurre il consumo di sale a meno di 5 grammi al giorno sono:
- usare erbe, spezie, aglio, peperoncino, erbe aromatiche e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al tuo cibo;
- scolare e risciacquare verdure e legumi e in scatola e mangiare più frutta e verdura fresca;
- controllare le etichette prima di acquistare per scegliere prodotti alimentari meno salati;
- ridurre gradualmente il sale durante la preparazione dei pasti – consentendo alle papille gustative di adattarsi;
- non mettere a tavola sale e salse salate, in modo che anche i più giovani della famiglia si abituino a non aggiungere il sale.