Il Papa ai giornalisti: “Disarmiamo anche le parole”. Telefonata con Zelensky: “L’ho invitato in Ucraina”
ROMA – Via dalla “Torre di Babele”, “confusione di linguaggi senza amore”: un percorso al quale invita Leone XIV, convinto che possa essere intrapreso solo con parole e uno stile responsabili, quelli che i giornalisti, nel loro “servizio”, sapranno scegliere con “consapevolezza” e “coraggio”.
Spunti dall’udienza concessa oggi dal papa ai rappresentanti dei media, nell’Aula Paolo VI.
“Oggi”, ha detto il pontefice, “una delle sfide più importanti è quella di promuovere una comunicazione capace di farci uscire dalla ‘torre di Babele’ in cui talvolta ci troviamo, dalla confusione di linguaggi senza amore, spesso ideologici o faziosi”. Il papa ha continuato: “Perciò, il vostro servizio, con le parole che usate e lo stile che adottate, è importante”. (www.dire.it – Agenzia Dire)