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Celebrata la XX Giornata nazionale del malato oncologico

ROMA – “Considero il vostro studio uno stimolo per me e tutte le istituzioni a fare sempre meglio per potenziare la qualità di assistenza al malato oncologico che – vale sempre la pena ricordarlo – già oggi può contare su un sistema sanitario tra i migliori al mondo. La dimostrazione, lasciatemelo dire, è sui tassi di guarigione: in Italia la metà di chi si ammala riesce a guarire.” Lo ha detto il ministro della salute Orazio Schillaci alla presentazione del Rapporto FAVO (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), in occasione della Giornata Mondiale del malato oncologico, che si celebrerà il 18 maggio 2025.

“Lo sforzo oggi deve essere soprattutto diretto a garantire una maggiore equità nell’accesso ai servizi, affinché un paziente non debba più spostarsi dalla propria Regione per potere ricevere cure adeguate alla propria malattia” ha aggiunto il Ministro che si è soffermato su alcune novità intervenute quest’anno che hanno segnato cambiamenti importanti nel mondo dell’oncologia.

“Per la prima volta con la legge di bilancio 2025, si riconosce il ruolo strategico delle associazioni, che grazie alla conoscenza diretta delle esperienze dei pazienti, e delle criticità incontrate durante il percorso della malattia, possono dare un contributo decisivo nel migliorare modelli e assumere decisioni davvero informate – ha sottolineato il ministro – Il ministero della Salute e AIFA stanno lavorando sui regolamenti per disciplinare i criteri di coinvolgimento delle Associazioni nei processi decisionali.”

Il Ministro ha inoltre ricordato l’istituzione del del Registro unico nazionale delle Breast Unit, il rifinanziamento le attività della Rete per lo screening del cancro al polmone e del Fondo per i test di Next-Generation Sequencing.

Sono ancora numerose le sfide che il Servizio Sanitario Nazionale deve affrontare nel campo della lotta ai tumori, ma “in questo cammino – ha concluso il Ministro – possiamo contare sul supporto delle associazioni dei pazienti per continuare insieme a garantire quei principi di universalità, equità e solidarietà che rendono il nostro Servizio Sanitario Nazionale veramente unico al mondo”.

 

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