Medjugorje, un piccolo villaggio situato nell’Erzegovina occidentale, in Bosnia ed Erzegovina, è diventato negli ultimi decenni uno dei centri di pellegrinaggio cattolico più visitati al mondo. Il suo nome, oggi noto a milioni di fedeli, è legato a presunte apparizioni mariane che avrebbero avuto inizio nel 1981 e che continuano ad attrarre pellegrini da ogni continente.
Le apparizioni della Madonna
Il 24 giugno 1981, sei giovani del villaggio – Ivanka Ivanković, Mirjana Dragićević, Vicka Ivanković, Ivan Dragićević, Marija Pavlović e Jakov Čolo – affermarono di aver visto una figura femminile luminosa, identificata come la Beata Vergine Maria. La “Gospa”, come viene chiamata localmente, avrebbe trasmesso messaggi di pace, conversione, preghiera, digiuno e riconciliazione. Secondo i veggenti, alcune di queste apparizioni continuerebbero ancora oggi.
Nonostante iniziali resistenze da parte delle autorità comuniste jugoslave dell’epoca e le cautele della Chiesa cattolica, il flusso di pellegrini non si è mai arrestato, crescendo di anno in anno.
Il Santuario
La Chiesa di San Giacomo, già esistente nel villaggio, è divenuta il fulcro della vita spirituale di Medjugorje. Attorno ad essa si sono sviluppate strutture per accogliere i pellegrini: confessionali multilingue, cappelle per l’adorazione eucaristica, un altare all’aperto e il percorso della Via Crucis sul monte Krizevac.
Il luogo conserva un carattere di semplicità, coerente con i messaggi trasmessi dai veggenti, che esortano a una vita centrata sulla fede, la preghiera e la pace interiore.
Il riconoscimento della Chiesa
La posizione ufficiale della Chiesa Cattolica è rimasta cauta per molti anni. Tuttavia, nel 2010 Papa Benedetto XVI ha istituito una Commissione internazionale per studiare le apparizioni. Nel 2019, sotto il pontificato di Papa Francesco, è stato autorizzato ufficialmente il pellegrinaggio a Medjugorje, pur senza un riconoscimento definitivo della soprannaturalità delle apparizioni.
Questa apertura ha contribuito a rafforzare ulteriormente la legittimità del sito come luogo di preghiera e conversione.
Turismo religioso in crescita
Medjugorje è oggi una delle mete principali del turismo religioso a livello globale. Ogni anno milioni di fedeli visitano il santuario, attirati dal desiderio di rinnovare la propria fede, confessarsi, partecipare all’adorazione eucaristica e alla recita del Rosario. Durante le grandi celebrazioni mariane, come il 25 giugno (anniversario delle apparizioni) e il 15 agosto (Assunzione della Vergine), il villaggio si trasforma in un centro vibrante di spiritualità.
Il turismo ha profondamente trasformato l’economia locale: sono nate decine di hotel, pensioni, ristoranti e negozi religiosi. Ma, soprattutto, Medjugorje ha dato vita a una rete mondiale di gruppi di preghiera e testimonianze che si ispirano ai messaggi della “Gospa”.
La storia di Medjugorje è un esempio straordinario di come un piccolo villaggio possa diventare il cuore pulsante di una rinascita spirituale globale. Che si tratti di fede, curiosità o desiderio di pace interiore, milioni di persone continuano a intraprendere il viaggio verso questo luogo che, per molti, ha rappresentato una svolta nella vita personale e religiosa.