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Coprifuoco a Los Angeles, le proteste infiammano molte città dell’America

ROMA – Coprifuoco notturno a Los Angeles, con gli elicotteri che volteggiano sulla downtown, e gli ansiogeni messaggi d’emergenza sui cellulari. Arresti “di massa”. Come nei film. Un amuse-bouche di Civil War. Perché le proporzioni non sono quelle delle generalizzazioni dei media: la misura per ora è limitata solo ad alcune zone del centro, un’area di circa 2,5 chilometri quadrati; Los Angeles è grande 2.300 chilometri quadrati, in pratica parliamo di un millesimo della città.

Mappa disegnata dal New York Times

Ma è il centro delle proteste contro Trump, è lì che si concentrano da venerdì scorso. La sindaca della città, Karen Bass, lo ha imposto dalle 20 fino alle 6 del mattino, e durerà per qualche giorno. La polizia ha sorvolato il centro della città in elicottero diffondendo l’annuncio: “Chiunque resti nella zona verrà arrestato”. I cellulari di tutta l’area di Los Angeles hanno ricevuto un avviso di sicurezza pubblica con le informazioni sui limiti e sulle eccezioni del coprifuoco. Solo ieri sono state arrestate circa 200 persone, il numero più alto dall’inizio delle proteste venerdì. Il Dipartimento di Polizia di Los Angeles ha dichiarato di aver effettuato “arresti di massa”. La metropolitana ha temporaneamente sospeso molti dei suoi collegamenti attraverso il centro. Treni e autobus sono stati sospesi, lasciando molti pendolari bloccati. Ma ci sono anche le eccezioni, annunciate dalla stessa sindaca Bass. Il New York Times per esempio racconta di aver visto una coppia che portava a spasso due cani vicino alla Walt Disney Concert Hall, come se niente fosse. (www.dire.it – Agenzia Dire)

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