Roma – Sanzioni amministrative per quasi 7 milioni di euro, 139 denunce, oltre 50 persone colte in flagranza di reato, più di 300 veicoli e 80 attività sequestrate: è questo il bilancio dei primi sei mesi del 2025 dell’attività di contrasto agli illeciti ambientali nella Terra dei Fuochi. Le operazioni, coordinate dalle prefetture di Napoli e Caserta, hanno visto come di consueto il coinvolgimento di Forze di Polizia, Esercito, Polizie locali e diverse componenti tecniche.
Negli ultimi interventi, le attività si sono concentrate su controlli stradali e presso officine e depositi, portando alla scoperta di siti di stoccaggio abusivi e a ulteriori sequestri, tra cui un’azienda tessile illegale e un’area di mille metri quadri con rifiuti speciali.
I risultati sono stati analizzati nel corso della riunione del comitato interprovinciale del 18 giugno scorso, presieduta dai prefetti di Napoli e Caserta, Michele di Bari e Lucia Volpe, all’esito della quale è emerso un rinnovato impegno con l’adozione anche di due nuove direttive operative. La prima finalizzata a intensificare i controlli sui percorsi e siti a rischio, con una mappatura dei quadranti critici e un rafforzamento del personale. La seconda punta invece a organizzare controlli mirati lungo l’intera filiera delle imprese e delle attività commerciali, con operazioni rapide e diffuse (“action day”) su obiettivi individuati come prioritari.
A supporto di tale strategia, è stato istituito un tavolo operativo presso il Comando regionale Carabinieri forestali, e sono state rafforzate le missioni aeree per migliorare l’analisi territoriale. Completano il nuovo approccio: la formazione degli operatori, accordi per la gestione delle plastiche agricole, investimenti in tecnologia e l’uso avanzato dei sistemi digitali per analisi e controllo.