Un incubo lungo due anni si è consumato tra le mura di un’abitazione di Frosinone, dove una donna di 81 anni viveva in un costante stato di paura. A farle vivere l’inferno non era uno sconosciuto, ma il suo stesso figlio di 55 anni, con cui condivideva la casa.
Secondo quanto emerso dalle accurate indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Frosinone, l’uomo avrebbe sottoposto l’anziana madre a un regime di vessazioni quotidiane, fatto di offese, minacce, urla e richieste continue di denaro o beni di ogni tipo. Una spirale di violenza psicologica e umiliazioni che, giorno dopo giorno, aveva ridotto la donna in uno stato di terrore e rassegnazione.
Ma non solo: dalle indagini è emerso che il 55enne avrebbe tenuto atteggiamenti aggressivi anche nei confronti dei vicini di casa, vittime a loro volta di soprusi e intimidazioni.
La donna, ormai stremata e impaurita, ha trovato il coraggio di confidarsi solo agli agenti della Polizia di Stato, rivelando di non aver mai denunciato il figlio per timore di ritorsioni.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Frosinone, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto nei confronti dell’uomo una misura cautelare.
L’operazione rientra nell’ambito delle attività investigative che la Polizia di Stato di Frosinone sta intensificando per contrastare ogni forma di violenza domestica e di genere, una piaga che, troppo spesso, si consuma nel silenzio delle case.
