Davide Sciacca: suggestioni, immagini musicali e metafisiche

(Foto di Ivana Verdi)

Davide Sciacca, è un giovane Catanese che si occupa di ricerca in campo musicale performativo. Il suo campo di ricerca sul quale sta svolgendo un dottorato presso il Royal Northern College of Music di Manchester sotto la guida del Dr David Horne riguarda le opere ispirate dai temi Belliniani; arrangiati o composti in forma di variazione fantasia per chitarra durante tutto l’arco dell’ 800, dai chitarristi-compositori di tutto il mondo. Seppur giovanissimo, è titolare della cattedra di chitarra presso il liceo musicale Verga di Modica e collabora con l’Istituto Musicale “Vincenzo Bellini” di Caltanissetta e l’Istituto Musicale “Pietro Vinci” di Caltagirone. In ambedue le istituzioni è docente di chitarra nei corsi accademici e pre-accademici. Inoltre, si occupa della promozione del repertorio musicale italiano dell’800 con particolare riferimento alle opere di Rossini e Bellini e al melodramma verista di Mascagni. Si interessa inoltre dei nuovi linguaggi compositivi contemporanei chitarristici dei compositori siciliani come Joe Schittino, Andrea Amici, Francesco Pennisi, Salvatore Sciarrino, Rosario Tomarchio, Roberto Cipollina e Andrea Schiavo. Da ottobre 2019 è referente per le attività culturali del Consolato Italiano di Liverpool, grazie alla nomina del console, l’avvocato bresciano Dr Marco Boldini, al quale esprime tutta la propria gratitudine e che ha sempre dimostrato una grande attenzione ed impegno per la promozione delle attività culturali italiane all’estero.
Per quanto riguarda la sua attività concertistica, attualmente si occupa della promozione del repertorio italiano in una serie di concerti chiamati “A Guitar at the Opera”, un doppio senso riguardante sia il programma che le difficoltà tecniche previste per l’esecutore. Collabora anche con alcune formazioni musicali, come ad esempio il “Ten Strings Duo“ con la violinista Marianatalia Ruscica con la quale si è esibito in Europa e negli Stati Uniti. Recentemente ha inciso il disco “El Tango” con il duo Opus Ludere e “Counter Irish Project”.
Ha suonato due volte alla presenza della famiglia reale. Ci vuole raccontare questa esperienza?

Proprio in compagnia di Marianatalia mi sono esibito alla presenza della famiglia reale britannica, alla Cratie Kirk, in Scozia. Si trova a due passi dalla residenza estiva di Balmoral, castello che non molti conoscono ma che è diventato celebre perché alla morte di Lady Diana la Regina Elisabetta II si trovava li. Siamo stati invitati a seguito di un concerto e poi richiesti anche l’anno successivo. Per l’occasione abbiamo eseguito in prima mondiale “Mine Eyes Unto the Hills” di Andrea Amici, brano composto proprio per quest’occasione. Fu una grande emozione, in un paese che ci ha accolti con affetto ed interesse; negli anni abbiamo tenuto circa 150 concerti nel Regno Unito.
Come definirebbe la sua musica? Un insieme di suoni che sembrano raccontare delle esperienze, che non si ferma a piccoli istanti ma che ha delle emozioni crescenti e graduali?
E’ complesso definire ciò di cui stiamo parlando, cercherò di essere più sintetico e comprensibile. Cerco di abbinare la musica agli eventi ai quali partecipo e raccontare delle storie attraverso la performance, non limitandomi a ciò che è scritto in partitura. Come interprete propongo suggestioni, immagini musicali, metafisiche, voglio stimolare l’immaginario dell’ascoltatore. Gli espedienti tecnici possono essere la continua variazione del materiale tematico, una diversa interpretazione o, nella musica contemporanea, un vero e proprio utilizzo del pubblico come contenitore di risonanza di un’eufonia creativa. Musica non come testo, ma con-testo.
Che consiglio vuole dare ai giovani?
Tanti ragazzi studiano musica oggi, più di qualche anno fa. Li ‘sento’ molto motivati, nonostante si parli di generazione smartphone, bombardata da troppi input. Devo ammettere che nei luoghi in cui ho il piacere di insegnare o studiare ho sempre trovato ragazzi in grado di saper affermare la loro voglia di fare, magari non ancora la loro personalità ma un desiderio di affermarsi con la musica e la cultura. Ciò che sembra carente in questo momento sono gli investimenti, nonostante il nostro magnifico paese investa tanto nella formazione degli studenti che poi non trovano le opportunità necessarie. All’estero noto che grazie al ‘marketing emozionale’ e tanti investimenti dei privati e delle associazioni con la cultura si può ‘apparecchiare la tavola’.
In che modo è possibile seguirla?
Chi vuole seguirmi può farlo attraverso il mio canale YouTube e le pagine FB Davide Sciacca Guitarist, Ten Strings Duo, Opus Ludere, Le Permute e Counter Irish Poject.

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