Internet dei sensi: realtà nel 2030

Il 2030 sarà l’anno del debutto dell’Internet dei sensi, un ecosistema che consentirà l’affermazione di una nuova economia dei servizi basata sulle esperienze sensoriali in ambito digitale. Con un fortissimo impatto sia sui meccanismi di mercato che sulla vita reale. Si pensi, ad esempio, al forte impatto sulle modalità di consumo: il 45% degli utenti si aspetta la nascita di centri commerciali digitali dove poter utilizzare i 5 sensi durante lo shopping. Via le fake news, via gli sprechi energetici. Emerge dal nuovo report Ericsson “Hot consumer trends” – 46 milioni di early adopter in ambito tecnologico in tutto il mondo – secondo cui i consumatori si aspettano che l’interazione tra la tecnologia connessa e i nostri 5 sensi darà vita a una serie di servizi altamente innovativi. Utilizzando il cervello umano come interfaccia, i dispositivi elettronici dialogheranno con i nostri pensieri, dando vita a un nuovo paradigma di interazione in grado di rendere più sostenibile la società. L’Internet dei sensi sarà abilitato da tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale, Realtà Aumentata, 5G e automazione. Gli utenti stimano che entro il 2030 esperienze screen-based saranno sempre più in competizione con quelle multisensoriali e quasi inscindibili dalla realtà. “Stiamo parlando di un passaggio epocale, dall’attuale connettività legata agli smartphone alle esperienze immersive derivanti dalla connessione dei nostri sensi – dice Pernilla Jonsson, Head of Ericsson Consumer & IndustryLab e co-autore del report -. Non ci aspettavamo che i nostri utenti prevedessero già importanti cambiamenti nella vita quotidiana grazie alla connettività sensoriale”. La digitalizzazione di molte attività, infatti, potrebbe avere impatti positivi sull’ambiente. Con la digitalizzazione dei sensi, dice Ericsson, “si potrebbe andare a lavorare, in vacanza o girare il mondo rimanendo all’interno della propria abitazione”.

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