Covid-19: Partita la raccolta fondi “CALABRIA UNITA PER LA VITA” per sostenere la sanità calabrese.

Intervista all’ing. Giovanni Sacco, uno dei promotori di questa bella iniziativa di solidarietà.

CROTONE. I calabresi stanno accogliendo con grandissimo entusiasmo l’iniziativa “Calabria Unita per la Vita”, partita ufficialmente sabato 21 marzo alle ore 18:00. Ne parliamo con uno dei promotori, il giovane ingegnere crotonese Giovanni Sacco. Dopo essersi laureato brillantemente all’Università della Calabria, si è trasferito a Roma, dove vive e lavora da oltre quattro anni, e da pochi mesi è socio di “Idea Crowdfunding”, un portale di equity crowdfunding autorizzato dalla Consob, dove ricopre il ruolo di Consigliere di amministrazione. Come nasce questa iniziativa di solidarietà? «Insieme ad altri soci abbiamo deciso di sostenere la sanità calabrese nell’emergenza del Coronavirus, al fine di acquistare dei ventilatori polmonari per la terapia intensiva da consegnare alle strutture ospedaliere della nostra regione. Vogliamo dare un contributo alla nostra terra, che vive da sempre un’emergenza sanitaria, ed oggi purtroppo è interessata suo malgrado da questa terribile pandemia. In un periodo così difficile per tutti, la solidarietà diventa ancora più importante, e dà la possibilità a molte persone di sopravvivere. Inoltre, contribuisce anche a dare un senso di fiducia alle persone che soffrono, facendole sentire meno abbandonate, più protette, tutelate. Mi piacerebbe che anche altri miei concittadini facessero sentire la loro presenza e la loro vicinanza in questo momento. Si dice troppo spesso che i calabresi siano un popolo che preferisce trincerarsi dietro lamentele e la rassegnazione! Ma non è così. Momenti come questo di danno la possibilità di dimostrare chi siamo veramente e cosa possiamo fare per gli altri. Ed è un messaggio dirompente, che si concretizza in questo progetto. Il cuore dei calabresi è grande, come la loro generosità ed il calore umano di cui sono capaci nei momenti del bisogno. Tantissime persone hanno capito la difficoltà del momento e le donazioni continuano ad aumentare. Con forza e determinazione noi giovani sappiamo mettere in campo le energie migliori nei momenti di crisi. Ho sentito il bisogno di fare qualcosa insieme ai miei soci, di reagire e fare qualcosa di utile per la nostra comunità, offrendo il nostro contributo. Un’iniziativa accolta subito con grande entusiasmo e caldeggiata dalla fondazione Politeama di Catanzaro e dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati del Capoluogo di regione, con il prezioso contributo di Opstart, che ringrazio». Qual’è il massaggio che senti di lanciare ai tuoi concittadini calabresi, ed in particolare ai giovani della tua regione? «Innanzitutto di rispettare le indicazioni del governo, quindi indossare le mascherine, rimanere a casa soprattutto, lavarsi spesso le mani, ed uscire soltanto in caso di effettiva necessità. Poi avere fiducia, tenere duro. Questo momento passerà e noi ritorneremo alle nostra vita, sicuramente cambiata dall’esperienza del coronavirus. Torneremo nuovamente a pianificare e organizzare le nostre vite. In questo periodo stanno emergendo numerose iniziative di solidarietà. Passata l’emergenza ricordiamoci della nostra capacità di fare rete nei momenti di crisi. Potremmo fare tesoro di questa esperienza per fare rete nuovamente, non solo per prevenire e fronteggiare altre crisi, ma ponendoci obbiettivi virtuosi per risollevare le condizioni del nostro territorio, con la consapevolezza di saper fare squadra e mettere in atto finalmente quello scatto d’orgoglio che potrà tornare a farci essere protagonisti del nostro futuro. Lancio un appello anche agli ordini professionali presenti nella città pitagorica, al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, al Presidente della Camera Penale ed al Consiglio dell’Ordine dei Medici di Crotone, sicuro della loro sensibilità, vicinanza e presenza. Per tutte le informazioni e per avere maggiori dettagli è possibile consultare il sito www.calabriaunitaperlavita.it. La nostra sanità non può sostenere l’emergenza attuale. Doniamo ora, prima che sia tardi».

Giovanni Sacco
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