Covid, Iss: “Indice Rt in calo a 0,81 ma terapie intensive sopra soglia critica”

ROMA – “L’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 0,81 (range 0,77-0,89), in diminuzione rispetto alla settimana precedente (quando era a 0,85, ndr) e sotto l’uno anche nel limite superiore”. È quanto emerge dalla bozza dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia da Covid-19 relativo al periodo compreso tra il 12 e il 18 aprile. “Quattro Regioni hanno un Rt puntuale maggiore di uno– si legge ancora nel report- Tra queste, due Regioni (Basilicata e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2″.

“Rimane alto- si legge nel report- il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (12 Regioni/PPAA vs 14 della settimana precedente). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è sopra la soglia critica (35%), anche se il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 3.526 (13/04/2021) a 3.151 (20/04/2021)”.

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è sotto la soglia critica (36%) per la prima volta dopo varie settimane- prosegue il report- Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 26.952 (13/04/2021) a 23.255 (20/04/2021)”.

“Questa settimana si osserva ancora una lievissima diminuzione della incidenza settimanale (157,4 per 100.000 abitanti (12/04/2021-18/04/2021) vs 160,5 per 100.000 abitanti (05/04/2021-11/04/2021)), dati flusso Iss). Complessivamente, l’incidenza resta elevata e ancora ben lontana da livelli (50 per 100.000) che permetterebbero il completo ripristino sull’intero territorio nazionale dell’identificazione dei casi e tracciamento dei loro contatti”.

“Si osserva un lieve miglioramento generale del rischio, con due Regioni (Calabria e Sardegna) che hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020. Quattordici Regioni/PPAA hanno una classificazione di rischio moderato (di cui due ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane)- si legge ancora nel report- e cinque Regioni che hanno una classificazione di rischio basso. Quattro Regioni (vs cinque la settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, due Regioni (Basilicata e Sicilia) hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo uno”.

“Si osserva una ulteriore diminuzione nel numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (29.892 vs 32.921 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in aumento (37,9% vs 37,0% la scorsa settimana). Anche in lieve aumento il numero di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (38,4% vs 38,1%). Infine, il 23,7% è stato diagnosticato attraverso attività di screening. Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica- si legge ancora nel report- verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella terza decade di marzo”. (Fonte: Agenzia Dire – www.dire.it)

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