Covid, report settimanale: Rt medio in forte aumento, 20 Regioni a rischio moderato

È a 1,57. Tasso d'occupazione delle terapie intensive stabile, ricoveri ordinari in aumento. Variante delta al 94,8%. Colpiti dall'infezione soprattutto bambini e giovani

ROMA – “Nel periodo compreso tra il 6 e il 20 luglio 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,57 (range 1,34- 1,82), in forte aumento rispetto alla settimana precedente (quando si attestava a 1,26 ndr) e sopra uno”. È quanto emerge dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute. “Si osserva in maniera analoga un aumento dell’indice di trasmissibilità- prosegue il report- basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=1.46 (1.38-1.55) al 20/7/2021 vs Rt=1.16 (1.06-1.27) al 13/7/2021) della settimana precedente). La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici evidenziata dai dati epidemiologici pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità”. Continua quindi il “forte aumento dell’incidenza settimanale a livello nazionale: 50 per 100.000 abitanti (19/07/2021-25/07/2021) vs 31 per 100.000 abitanti (12/07/2021-18/07/22021)”. Raddoppia dunque l’incidenza settimanale a livello nazionale con evidenza di “forte aumento dei casi diagnosticati in quasi tutte le Regioni/PPAA“.

Sono 20 quelle classificate a rischio moderato e una (Molise) a rischio basso, secondo il DM del 30 Aprile 2020, questa settimana. “Diciassette Regioni/PPAA riportano allerte di resilienza- prosegue il report- Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza”.

TASSO DI OCCUPAZIONE IN TERAPIA INTENSIVA STABILE AL 2%

Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di persone ricoverate che passa da 165 (20/07/2021) a 189 (27/07/2021)”. Si legge ancora nel report. “Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale aumenta al 3%- si legge ancora nel report- Il numero di persone ricoverate in queste aree è in aumento da 1.194 (20/07/2021) a 1.611 (27/07/2021)”.

VARIANTE DELTA PREVALENTE, ISS-MINISTERO: “ACCELERARE SUI VACCINI

“La circolazione della variante delta è in aumento in Italia ed è ormai prevalente. Questa variante ha portato ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi“, emerge ancora dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale. “È necessario accelerare i tempi per raggiungere una elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione– si legge nel report- per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus, sostenute da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità”. Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie) della presenza di focolai causati dalla variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, secondo gli esperti dell’Iss e del ministero è opportuno “mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”.

In Italia al 20 luglio scorso la prevalenza della cosiddetta ‘variante Delta’ di SARS-CoV-2 era del 94,8%, in forte aumento rispetto alla survey del 22 giugno, con valori oscillanti tra le singole regioni tra l’80% e il 100%. Alla stessa data, la variante ‘Alfa’ aveva una prevalenza pari al 3,2% (con un range tra 0 e il 14,7%), mentre la variante ‘brasiliana’ è all’1,4% (0-16,7%). La stima viene dalla nuova indagine rapida condotta dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. L’indagine integra le attività di monitoraggio di routine, e non contiene quindi tutti i casi di varianti rilevate ma solo quelle relative alla giornata presa in considerazione.
“La rapida diffusione della variante Delta, ormai predominante, è un dato atteso e coerente con i dati europei, che deve essere monitorato con grande attenzione- dice il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro– È fondamentale continuare il tracciamento sistematico dei casi per individuare i focolai, e completare il più velocemente possibile il ciclo vaccinale, dal momento che questo garantisce la migliore protezione”.

 ISS-MINISTERO: “RADDOPPIANO I CASI NON ASSOCIATI A CATENE DI TRASMISSIONE

“Raddoppia il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (10.076 vs 4.997 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (28% vs 30% la scorsa settimana). Invece, aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46% vs 44%). Infine, il 26% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”.

BRUSAFERRO (ISS): “VIRUS È SOPRATTUTTO IN FASCE TRA 10 E 29 ANNI

“L’infezione sta crescendo in molti Paesi europei e anche nel contesto italiano sta crescendo. Sono 3.845 i comuni in cui si rileva almeno un caso, quasi 900 comuni in più rispetto alla scorsa settimana. La circolazione del virus è soprattutto nelle fasce più giovani tra 10 e 29 anni“, ha specificato Brusaferro. (www.dire.it)

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