Giornata mondiale dell’insegnante, Caterina Conca: “essere docente è una scelta di vita”

Roma – Martedì 5 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli insegnanti, la festa voluta nel 1994 dall’UNESCO l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di conoscenza e patrimonio culturale, per promuove l’istruzione, la scienza e la cultura. In occasione di questa ricorrenza, in diversi paesi vengono organizzate varie iniziative per ricordare l’importanza del ruolo degli insegnanti, il loro lavoro e gli sforzi che in tutto il mondo si stanno facendo per migliorare la loro condizione. La giornata mondiale dell’insegnante vuole essere un momento di riflessione per i tantissimi docenti precari che ancora oggi non riescono ad essere stabilizzati, dopo anni e anni di spostamenti, di supplenze, di difficoltà di ogni tipo.

Di fatto, sono ancora troppi i docenti precari al giorno d’oggi: l’anno scorso è stato toccato il record dei 200 mila: quest’anno la situazione è migliorata, ma c’è ancora tanta strada da fare per normalizzare quella che resta comunque una figura fondamentale all’interno della società. Insegnare non è solo una professione, ma una vera e propria missione, “una scelta di vita”, come afferma Caterina Miriam Conca, docente di sostegno in una scuola elementare di Roma. ” Noi docenti abbiamo un compito importantissimo nei confronti dell’alunno – afferma – una responsabilità enorme, perché siamo chiamati ad istruire, educare e formare il bambino, perciò dobbiamo essere dei modelli, degli esempi di vita”.

Questo vale per tutti i docenti curriculari, ma forse ancora di più per quelli di sostegno, chiamati a favorire l’inclusione del bambino con disabilità all’interno della classe. “Quella dell’insegnante di sostegno è una professionalità poliedrica e complessa – spiega ancora la maestra Caterina Conca – a cui si richiedono innumerevoli competenze, oltre che spiccate doti personali. La sua mission è quella di accompagnare l’alunno nella sua crescita personale senza tralasciare la didattica, tirando fuori tutte le sue potenzialità”. Dunque, obiettivi didattici ed educativi, professionali e umani.

Un compito difficile e bellissimo quello dell’insegnante, che sia curriculare o di sostegno, e che per alcuni versi somiglia a quello dei genitori. Quante volte i bambini, specie in prima elementare, hanno bisogno di vedere nella maestra una figura simile a quella della propria mamma? La abbracciano, cercano la sua approvazione, un suo sorriso. Ne hanno bisogno per “sopravvivere” a quel contesto inizialmente estraneo e difficile per loro, ma che col tempo diventerà familiare e piacevole grazie al ruolo guida dell’insegnante, dove studiare ma anche giocare, imparare il rispetto per l’altro e la condivisione, crescere insieme ai propri compagni.

La maestra Caterina, appassionata del suo lavoro, non si ferma mai, neanche quando suona la campanella. Ha aperto un blog Sos EducAzione dove affronta varie tematiche inerenti la scuola e che si rivolge, in primo luogo, agli alunni e alle loro famiglie per aiutarli nella comprensione delle difficoltà riscontrate. Dal 2020 collabora con la rivista mensile digitale gratuita Didattica Felice, dove si condivide materiale di qualità, utile alla didattica. Ha scritto anche dei libri: “Pregrafismo. Lettere e numeri”, “Impara giocando” e “Il mio quaderno di scrittura creativa. Penna Fantasy”.

Per restare aggiornati con spunti, idee e suggerimenti della maestra Caterina Miriam Conca:

Sito: Sos EducAzione

Facebook: https://www.facebook.com/eduAzione

Instagram: https://instagram.com/soseducazione?utm_medium=copy_link

 

Comments (0)
Add Comment