Con i casi covid aumenta la tensione, l’impatto emotivo e psicologico nei più piccoli

di Ilaria Di Natale

“ In ogni caos c’è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.”  (Carl Gustav Jung)

Ho scelto di donare alla nostra comunità alcune riflessioni a fine di un altro anno difficile, privo di certezze ma estremamente profondo, accompagnate da piccoli consigli, vista la mia professione, per le nostre famiglie che, soprattutto negli ultimi giorni stanno vivendo una situazione di insicurezza e disagio a causa della nuova ondata pandemica, la quale vede coinvolti principalmente i bambini e gli adolescenti.

Rincorriamo ogni giorno nuove informazioni, cerchiamo di capire, ci adattiamo a nuovi decreti eppure eccoci qua: il numero di casi aumenta in modo proporzionale alla nostra preoccupazione!

Nonostante ci rassicurino che il rischio per la nostra salute organica sia ridotto, lo è altrettanto per la nostra salute mentale?

Ho avuto modo di ascoltare numerosi racconti di bambini, i quali evidenziano un lato emotivo profondamente compromesso, dove preoccupazione, senso di smarrimento e paura di perdere le persone a loro care occupano un posto importante.

Asia, nome di fantasia, 10 anni racconta: “ la mia paura più grande è quella di perdere mia madre, perché non sempre rispetta le norme igieniche e quando glielo faccio notare mi risponde in modo superficiale che tanto è vaccinata, ma se la mattina mi sveglio e non la sento mi preoccupo, così quando lei si alza io continuo a far finta di dormire ma in realtà ascolto i rumori che fa in cucina o altrove e mi tranquillizzo.”

Questo è solo un esempio di come i  nostri bambini hanno vissuto e continuano a vivere questo periodo, e non lo riporto assolutamente per inviare un ulteriore messaggio di preoccupazione ai genitori ma vorrei loro fornire delle indicazioni in merito a come aiutare i propri figli a comprendere quanto sta accadendo anche se, già sappiamo che stanno facendo del loro meglio creando intorno a loro delle situazioni protettive.

Innanzitutto la mediazione da parte dell’adulto permette al bambino di  non essere lasciato solo nell’elaborazione delle informazioni che quotidianamente riceve, e che rischierebbero di essere lette solo attraverso schemi interpretativi tipici dell’età e dello stadio evolutivo; se il bambino non possiede informazioni sufficienti per leggere la realtà ricorrerà a fantasie, rischiando di immaginare scenari spaventosi. Quindi, è fondamentale ASCOLTARE e DARE SPAZIO AI VISSUTI EMOTIVI senza minimizzare o allarmarsi e inoltre NON MENTIRE LORO, in quanto porterebbe ad amplificare soltanto il senso di smarrimento. Sfatiamo il mito che i bambini non capiscono perché sono piccoli, in realtà sono delle spugne e assorbono tutto ciò che li circonda e anzi , molte volte siamo noi adulti che dovremmo imparare qualcosa da loro!

Penso che tutto questo caos porti con sé un grande insegnamento, ma  non voglio dilungarmi troppo, vi lascio con una frase di un noto psicoanalista che può aiutare a riflettere e auguro che il nuovo anno  regali  una maggiore serenità e stabilità negli animi di tutti.

BUON ANNO A TUTTI! CON AFFETTO…

 

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