Carceri, dai barconi di Lampedusa nascono violini

LAMPEDUSA  – Recuperare e trasformare legni provenienti dai barconi di migranti naufragati sulle coste dell’isola di Lampedusa in strumenti musicali.

 

Nove dei dieci barconi trasportati da Lampedusa nel carcere di Milano Opera, infatti, forniranno legno per costruire violini, viole e violoncelli che comporranno l’”Orchestra del mare”.

E’ il fine del progetto “Metamorfosi” presentato  nella casa di reclusione milanese, dove detenuti già esperti nell’arte di costruire violini pregiati daranno al legno delle barche nuova vita e significato. Promosso dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, che a Opera gestisce e finanzia il laboratorio di liuteria e falegnameria, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) e la Casa di Reclusione Milano, il progetto intende offrire lavoro e formazione ai detenuti e, insieme, sensibilizzare sui temi dell’inclusione sociale e dell’accoglienza. Funzione quest’ultima   affidata in gran parte all” Orchestra del mare” che gradualmente si comporrà  di  strumenti realizzati con i legni dei barconi.
“Accogliendo queste dieci imbarcazioni, oggi diamo una seconda vita ad assi all’apparenza irrecuperabili, che potranno invece essere sublimate in strumenti musicali –   ha specificato la ministra della Giustizia Marta Cartabia in un messaggio inviato agli organizzatori e letto dal direttore di Opera Silvio Di Gregorio –  “allo stesso tempo, diamo una seconda occasione a chi, mentre espia la sua pena, lavorerà per trasformare quei barconi in un violino, una viola e un violoncello. Costruire un violino è un’arte che richiede pazienza, cura, fatica. La stessa pazienza, cura e fatica necessari in un percorso di reinserimento di chi ha commesso un reato e si impegna a riparare. Quando questi legni, impregnati di salsedine e speranze, suoneranno nella futura “Orchestra del mare” daranno voce allora a tutto questo: ai sogni e alle angosce di chi su queste imbarcazioni ha cercato una rinascita; agli estremi respiri di chi non ha mai terminato quella navigazione e agli sforzi di chi ha cercato un riscatto”.

Il direttore del carcere di Opera, Silvio Di Gregorio ha evidenziato la valenza formativa sul piano umano e lavorativo del progetto, un’opportunità in più da offrire i detenuti “di recuperare la propria dignità umana e, quindi, a cambiare i punti cardinali della propria vita, prendendosi cura della comunità civile e contribuendo con il proprio lavoro al ‘progresso materiale o spirituale della società’.

 “Metamorfosi “è l’evoluzione  di un’iniziativa sperimentale di creazione di oggetti di carattere sacro e di  strumenti musicali avviata nel 2021 dal presidente della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, Arnoldo Mosca Mondadori.  Sotto la guida di Francesco Tuccio (l’artigiano di Lampedusa che con i rottami del grande naufragio del 2009 costruì una croce poi donata a Papa Ratzinger) i detenuti hanno realizzato presepi con legno e altro materiale proveniente da relitti raccolti a Lampedusa. Grazie alla supervisione del maestro liutaio Enrico Allorto gli artigiani  hanno in seguito dato vita a un violino, primo degli elementi di cui si comporrà l’Orchestra del mare.  Lo strumento e il progetto sono stati presentati il 4 febbraio scorso in Vaticano al Papa davanti al quale è stata suonata da Carlo Parazzoli, primo violino dell’accademia di Santa Cecilia, una composizione del maestro Nicola Piovani.

La nascita di “Metamorfosi” è stata resa possibile dalla disponibilità della Ministra dell’Interno Luciana Lamorgese nel sostenere la richiesta, avanzata dal direttore di Opera di poter lavorare su una cospicua quantità di legni ricavati dai barconi sequestrati a  Lampedusa. Su suo impulso, il Ministero dell’Interno ha assegnato dieci barconi alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, trasportati nella reclusione milanese  grazie alla  collaborazione dell’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) la struttura che ha tra le sue funzioni il compito di rimuovere e smaltire le imbarcazioni usate dai migranti.

Apprezzandone il “forte valore simbolico che evidenzia la capacità di istituzioni e società civile di camminare insieme verso un impegno comune” la ministra Luciana Lamorgese ha sottolineato come essa offra “un nuovo progetto di vita grazie al lavoro di chi sta espiando la propria pena”.


L’utilità di interagire tra istituzioni è stata sottolineata  anche da Marcello Minenna, direttore generale ADM che ha definito il progetto “un valore aggiunto, particolarmente quando supportano iniziative di sensibilizzazione e solidarietà”.

L’orchestra del Mare già dal prossimo anno dovrebbe comporsi di sei violini, una viola e un violoncello, che saranno prestati ad artisti di tutto il mondo. Uno dei barconi sarà installato nel cortile dell’Istituto, in ricordo dei migranti mai giunti a destinazione.

“Questi strumenti musicali potranno così essere suonati portando con loro una cultura della conoscenza, dell’accoglienza e dell’integrazione attraverso la bellezza e le armonie  ha commentato Arnoldo Mosca Mondadori – “vogliamo che le persone, soprattutto i più giovani, possano conoscere e divenire consapevoli del dramma che vivono quotidianamente, in tanti Paesi del mondo, i migranti, costretti a fuggire da guerre, persecuzioni, povertà, carestie”.

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