In forte aumento il ricorso a prestiti, Codici: “attenzione ai tassi di interesse”

Roma  – Sempre più consumatori scelgono la strada del prestito per fare un acquisto. Un percorso che, a volte, si rivela ad ostacoli e questo è il motivo per cui l’associazione Codici invita a prestare attenzione, fin dalla prima fase dell’offerta.

 

“In alcuni casi, più frequenti di quanto si possa immaginare – afferma Livio De Miranda, consulente esperto di anomalie bancarie – quando il consumatore va in banca per richiedere un prestito personale, viene invitato a rivolgersi ad una finanziaria, che spesso fa parte del gruppo a cui appartiene l’istituto. Il motivo di questa procedura all’apparenza bizzarra è molto semplice ed è legato al fatto che, a differenza delle banche, le finanziarie concedono prestiti a tassi più alti e questo è un vantaggio per gli istituti. I consumatori, dal canto loro, spinti dal parere della banca, di cui naturalmente si fidano, vengono colpiti in maniera positiva dalla disponibilità della finanziaria a concedere il prestito e non prestano particolare attenzione alle condizioni. Ed è qui che nascono i problemi. Le condizioni della finanziaria sono vantaggiose solo all’apparenza. Se è vero che la concessione del prestito è praticamente automatica, in quanto spesso l’unico requisito è non essere segnalato in Centrale Rischi, bisogna sottolineare che i tassi applicati a volte sono molto alti. Tradotto, se avere soldi inizialmente è facile, restituirli può diventare complicato. È così che si arriva a situazioni difficili per il consumatore, che non riesce a far fronte ai pagamenti e, in alcuni casi, finisce in Centrale Rischi e può anche arrivare al sovraindebitamento”.

 

“Bisogna fare attenzione – avverte Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici –e non si deve dare nulla per scontato quando si fa domanda per un prestito. È una formula sempre più richiesta dai consumatori, per gli acquisti più disparati, dall’auto allo smartphone, per fare un esempio. È bene verificare le condizioni del contratto, perché non ci vuole molto per passare da un prestito ad un debito difficile da onorare”.

Comments (0)
Add Comment