L’Aquila capitale della cultura 2026, una profezia annunciata nel 2013

(di Ottaviana Giagnoli - Presidente Accademia Internazionale medicea Deputazione di L’Aquila)

L’Aquila – Era il 20 aprile 2013 quando un artista emergente e visionario dal nome Michele F. Coppola, su Iniziativa dell’Associazione Internazionale Cavalieri di San Giorgio di Borgogna, realizzò la prima mostra in zona rossa nel cuore della città di L’Aquila, dove il silenzio e le ferite del terremoto del 2009 erano ancora ben evidenti. Il Vernissage, dal titolo “VIS “allestito nel Palazzetto dei Nobili, all’epoca da poco restituito alla città grazie ai fondi della Camera dei Deputati, racchiudeva in sé, proprio nel nome, la forza, la potenza, il vigore, l’energia che l’artista, con le sue opere voleva trasmettere alla città, infondendo anche quel coraggio necessario per poter aspirare ad una ricostruzione non solo dei palazzi ma anche di tutto il tessuto sociale dilaniato da quel terribile evento. La mostra ebbe una grande successo, e fu l’occasione anche per l’artista di donare alla cittadinanza una sua opera, una tela raffigurante l’aquila, l’emblema della città.

Da allora molta strada è stata fatta dall’artista Michele F. Coppola e i suoi successi nel tempo lo hanno portato a raggiungere traguardi inaspettati, diventando anche a Firenze, sua citta di adozione, il rettore dell’Accademia Internazionale Medicea, prestigiosa Istituzione fiorentina che in quasi mezzo secolo di vita, ha premiato le più importanti personalità del mondo della cultura, della scienza e delle arti in genere.

Nella sua intervista rilasciata in occasione del Vernissage del 2013, Il rettore Michele Coppola parlò dell’opportunità per la citta di L’Aquila di rinascere, di tornare alla ribalta proprio grazie all’arte, alla bellezza e alla cultura, quali elementi vitali per una comunità che vuole guardare avanti, facendo memoria della sua storia e della sua bellezza. Tra le macerie del tempo, quelle parole sembravano solo una nuvola di polvere, un sogno quasi impalpabile. Ma gli aquilani hanno saputo far tesoro di quelle parole ed hanno saputo credere in quel sogno, facendo rinascere con tenacia, coraggio e resilienza la loro città, tanto da portarla ad essere proclamata “Capitale della Cultura 2026”. Una profezia dunque, annunciata undici anni orsono, nella zona rossa di una città martoriata dal terremoto e che oggi con orgoglio si appresta a vivere con impegno mesi di duro lavoro, in vista degli eventi che la vedranno protagonista per l’anno 2026 quale capitale italiana della cultura.

E per uno strano scherzo del destino, le strade tra L’Aquila e Firenze continuano a ricongiungersi, con un filo che unisce storicamente i due territori da molti secoli, in un legame forse mai sopito e che oggi vede l’Accademia Internazionale Medicea protagonista anche qui in Abruzzo con la sua Deputazione Aquilana, attraverso la realizzazione di importanti eventi, quale quello svoltosi ad agosto 2023 a Santo Stefano di Sessanio, in collaborazione con il Museo de Medici di Firenze, dal titolo  “I Medici tornano in Abruzzo”.

L’Aquila e Firenze oggi come allora, ancora insieme attraverso le sue istituzioni, per testimoniare e raccontare la bellezza, l’arte e la cultura di un territorio tornato a vivere e che ha saputo guardare avanti, tenendo viva la memoria del suo passato.

by@ottavianagiagnoli

 

 

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