Studenti in prefettura a Sondrio per la Giornata della Legalità

SONDRIO – Circa duecento studenti dell’istituto tecnico agrario e dell’istituto professionale Besta Fossati di Sondrio hanno incontrato questa mattina in prefettura, in occasione della Giornata della Legalità, il prefetto Roberto Bolognesi, il rettore del Convitto nazionale Giuseppe Piazzi e il comandante provinciale dei Carabinieri Marco Piras per un confronto sui temi legati al rapporto tra libertà e scelte soggettive e l’appartenenza alla comunità democratica del Paese.

Il presupposto è che, come ha osservato il prefetto parlando ai ragazzi, spetta a ciascuno di noi “contribuire al miglioramento della comunità, e che tale azione non possa prescindere dal rispetto delle regole stabilite”.

Regole “elaborate nell’ambito del processo democratico che si sviluppa a partire dalla partecipazione al voto nelle consultazioni elettorali”, e a loro volta “espressione dei principi di miglioramento della comunità ricompresi nella Costituzione della Repubblica”, ha proseguito, toccando anche il tema dell'”importanza di un uso consapevole degli strumenti informatici”, per prevenire il bullismo in rete, o cyberbullismo, e altre forme di violenza e prevaricazione online.

Dopo aver ricordato l’esempio del prefetto di Palermo Carlo dalla Chiesa, e dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi dalla mafia a distanza di 10 anni gli uni dall’altro, rispettivamente nel 1982 e nel 1992, il prefetto ha sottolineato l’importanza di fare formazione con iniziative come l’incontro con gli studenti, per consolidare il sentimento di legalità come bussola che poi orienta le scelte soggettive e consente di esercitare la propria libertà nel rispetto degli altri e delle regole.

L’incontro si è concluso con una panoramica sulle caratteristiche delle diverse forme di criminalità, e una riflessione sull’importanza di prevenire i tentativi di infiltrazione delle mafie nell’economia del territorio.

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