RAGUSA – Con il completamento della rete degli sportelli Zero Molestie nei 12 comuni iblei della Sicilia, si chiude un importante cerchio di impegno sociale e istituzionale per la tutela dei soggetti più fragili. Modica, Ragusa, Scicli, Vittoria, Acate, Chiaramonte Gulfi, Pozzallo, Giarratana, Ispica, Monterosso, Comiso e Santa Croce Camerina sono oggi parte attiva di un progetto che pone al centro l’ascolto, la prevenzione e il contrasto alle molestie nei luoghi di lavoro e nei contesti sociali.
A sottolineare il valore di questo risultato è Natasha Pisana, coordinatrice regionale del progetto Sinalp Zero Molestie in Sicilia, che parla di “un grande successo, frutto di un impegno spasmodico profuso da Sinalp, reso possibile grazie alla collaborazione concreta delle istituzioni locali e del supporto della Regione Siciliana e della Confcommercio”.
Un tassello importante, spiega Pisana, è rappresentato anche dall’iniziativa “Scontrino Zero Molestie”, che sta riscuotendo un buon riscontro tra i commercianti e i cittadini: “Un segnale di sensibilizzazione diffuso sul territorio, che grazie alla partnership con Confcommercio Sicilia diventa messaggio culturale e presa di posizione pubblica contro ogni forma di molestia”.
A rendere possibile questo percorso virtuoso è stato l’instancabile lavoro del segretario regionale Sinalp, dott. Andrea Monteleone, affiancato da un team di professioniste e referenti come Elisa Marino, Roberta Sallemi, Titti Metrico e tutto l’Ufficio Legale Sinalp, che hanno contribuito a costruire un’infrastruttura di ascolto, supporto e orientamento per chi vive situazioni di disagio e violenza, soprattutto in contesti lavorativi.
“Personalmente – conclude Pisana – oggi posso ritenermi soddisfatta per i risultati raggiunti. Molti tasselli assistenziali sono arrivati in una regione che ha bisogno di tutele per i fragili. Con fatica, continueremo a vincere le sfide per il futuro”.
Una rete, quella dei dodici comuni iblei, che oggi rappresenta un modello replicabile su scala regionale e nazionale, dove sinergia, determinazione e senso di responsabilità diventano strumenti concreti di giustizia sociale.