La Chiesa della moneta

Non è stato forse detto “Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” ? “Avete reso questo tempio un covo di ladri, anziché casa di preghiera” e ancora ” Non potete amare due padroni, Dio e la ricchezza”. Ecco con chiarezza l’anticristo ha scoperto il suo volto, il suo progetto è esplicito e visibile, la Santa Romana Chiesa non nasconde la mano, questa è la prova tangibile di ciò che il Vaticano è diventato.

L’era delle tenebre è quasi giunta al termine, prima della battaglia di Armageddon. La dottrina della fede e la falsa spiritualità sono l’abbellimento della facciata di mura, logore e marce, non sono accuse ingiustificate, la prova ne è la moneta con il volto di Papa Francesco, con tanto di sorriso bonario.

Invece di essere la chiesa di Cristo è diventata la chiesa di Arimane; non solo il messaggio evangelico non l’hanno mai reso chiaro, ma l’hanno volutamente distorto e piegato alla dottrina del potere. Della verità ne è stato fatto un mezzo eloquente per dissuadere i popoli a soddisfare i loro interessi. Dal concilio di Nicea nel 325 d.c fino alla modernità la religione è valsa per incatenare gli uomini, non per liberali, come invece è la volontà di colui che è logos, Yeshua.

Cori e paramenti, saluti nelle piazze e posti d’onore, redentori dell’umanità, questo è il simbolismo che racchiude il loro modus operandi, tutto fuorché i continuatori e portatori del vangelo. Sono le loro azioni che li contrassegnano, no parole fantasiose. Oggi vediamo questa docile e mansueta chiesa aperta a tutto, comprensiva e tollerante, che innalza lo slogan del mondo arcobaleno e della giustificata mistura liquida, come essenza di una libertà autorizzata.

Le chiese sono oramai luoghi deserti in cui non si respira più sacralità e questo in parte molti l’hanno capito, errori e orrori che si protraggono da illo tempore, che hanno segnato la sua fine come Chiesa di Cristo; ma presto tempi nuovi arriveranno e forse una rivoluzione è in atto anche tra le mura di San Pietro.

Questo Papa non ha fatto eccezioni, si è esposto come rivoluzionario di una chiesa marcia, dal cambiamento del crocifisso, all’auto che lo trasporta, al modesto appartamento, per fino è arrivato a farsi dei nemici tra le fila dei Cardinali, eppure l’ipocrisia si rivela.

Ecco questa è la prova, anzi la Chiesa della moneta.

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