Roma-“Un prolungamento del conflitto porterà l’Italia ad entrare in una fase di rescissione di non ritorno, il
Governo prenda in considerazione la risposta concreta di Bonomi di Confindustria. A rischio gli effetti
positivi del PNRR”
“In uno scenario in cui la durata della guerra è una variabile cruciale e le misure del Governo sul caro
energia sono insufficienti, l’Italia rischia di entrare in una fase di recessione storica di non ritorno in cui
sono a rischio anche gli effetti positivi del PNRR. Un prolungamento del conflitto farà crescere i costi
delle imprese con un aumento della bolletta energetica italiana di 5,7 miliardi su base mensile, ovvero in
un maggior onere di 68 miliardi su base annua. L’impatto non sarà sostenibile. In particolare, si
rifletterebbe sui prezzi dei beni energetici, in primis gas e petrolio e alcune commodity agricole, ma
anche sul corretto funzionamento delle catene globali del valore e del commercio internazionale, sulla
fiducia degli operatori, attraverso il canale dell’incertezza, sui mercati finanziari. Necessitiamo di un
urgente riformismo competitivo, in prima battuta, della realizzazione di impianti di rigassificazione che
possono portare sollievo alle bollette energetiche di famiglie e imprese. Il Governo prenda in
considerazione la risposta di Bonomi di Confindustria e non perda tempo sulle opportunità concrete e gli
effetti che il PNRR può innescare sin da subito per una ripartenza del nostro Paese”, questo quanto si legge
in una nota diramata dal Vice Presidente Vicario del Partito degli Europei e dei Liberali, Tiziana Demma.