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Caso Consip: nessun complotto degli Ufficiali dell’Arma

Roma – Il GUP Clementina Forleo ha dichiarato ” privo di dignità logica, oltre che tecnico-giuridica” l’assunto accusatorio nei confronti del Maggiore Gianpaolo Scafarto e del Colonnello Alessandro Sessa, ufficiali del NOE coinvolti nell’inchiesta CONSIP. Nessun complotto quindi contro la famiglia Renzi mentre sarà un processo, che inizierà il prossimo 15 gennaio, a stabilire se ce ne fu uno per bloccare le indagini su CONSIP, e che vedrà a giudizio l’ex ministro dello sport e sottosegretario di Matteo Renzi, Luca Lotti e l’ex consigliere economico di Palazzo Chigi, Filippo Vannoni entrambi con l’accusa di favoreggiamento; l’ex comandante generale dei Carabinieri Tullio Del Sette, per rivelazione del segreto d’ufficio; il generale Emanuele Saltalamacchia, anche lui per favoreggiamento e l’imprenditore Carlo Russo, amico di Tiziano Renzi, con l’accusa di millantato credito.
E mentre i due ufficiali dell’Arma, Scafarto e Sessa, sono stati prosciolti dalle accuse di rivelazione del segreto d’ufficio, falso e depistaggio, resta l’amarezza per il demansionamento di 15 Carabinieri di Capitano Ultimo che, da due anni e senza alcun motivo, si sono visti allontanare dai loro reparti, dalle loro funzioni. Uomini specializzati che si ritrovano oggi a svolgere mansioni non rispondenti alle proprie qualifiche, senza poter compiere incarichi di livello a cui in passato erano stati chiamati proprio per quelle capacità che li avevano resi preziosi all’interno dell’Istituzione. Qualcuno di loro si è arreso e congedato, gli altri sono ancora in attesa di riavere la propria dignità lavorativa!

Alessandra D’Andrea

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