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La sparatoria di Trieste indigna l’Italia

I fatti avvenuti davanti alla Questura: morti due poliziotti, altre quattro persone ferite

ROMA – Sono gli  agenti Matteo De Menego e l’agente scelto Pierluigi Rotta i due poliziotti di 31 e 32 anni uccisi in tardo pomeriggio nella sparatoria alla Questura di Trieste. Una tragica fine che indigna tutta l’Italia e sui social è un vero e proprio tamtam. 

Secondo ricostruzioni parziali, stavano accompagnando i due fratelli domenicani fermati (di 29 e 32 anni), nei bagni della Questura, quando è scoppiata la rissa in cui uno dei malviventi si è impossessato della pistola di uno degli agenti e li ha colpiti a morte.

Entrambi sono fuggiti, quello armato all’esterno della Questura dove ha ingaggiato un’altra sparatoria con gli agenti, ferendone uno, fino ad essere a sua volta colpito all’inguine e sopraffatto.

L’altro uomo si è nascosto nei sotterranei della Questura, dove è ancora isolato, tenuto sotto controllo dall’Unità operativa di primo intervento (Uopi), l’anti-terrorismo, poiché non è chiaro se è armato oppure no.

Intanto l’arrivo a Trieste del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e del capo della Polizia è stato confermato per stasera.

Altre quattro persone sarebbero rimaste ferite, oltre l’aggressore che è ora ricoverato in gravi condizioni. Intanto le autorità cittadine accorrono in Questura, primo il sindaco Roberto Dipiazza, che ha annunciato domani il lutto cittadino. (www.dire.it)

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