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Grande successo per “La luce buia”, il romanzo di Maurizio De Clementi dedicato alle donne che subiscono violenza

Nell'opera l'autore racconta la storia di ingiustizia e di violenza per una luce da ricercare con ogni mezzo...

Roma – Grande successo per l’opera letteraria dell’imprenditore Maurizio De Clementi, che con il suo ultimo libro “La luce buia” colpisce nell’approfondimento di tematiche di grande attualità. 

Inizia con una dedica alle donne che subiscono violenza, e ciò è un fatto rilevante. L’autore, infatti, non si limita nel corpo della narrativa a tracciare la linea su quanto accade ad una donna vittima di soprusi. Ma fà di più gli dedica specificamente il libro medesimo:

“Dedicato a tutte le donne che subiscono violenza dagli uomini perchè trovino il coraggio, la forza e i modi per reagire a tutti gli uomini che usano violenza sulle donne perchè il ribrezzo e la vergogna si impadroniscano del loro animo e usino la loro froza per cercare e trovare la strada del pentimento”.

La prefazione de “La luce buia” è curata dal dr.  Domenico Mazzullo illustre psichiatra noto a livello nazionale ed estero.

Poi il libro inizia con una gradualità di narrazione, un romanzo che immerge il lettore nell’atsmofera di una luce da ricercare, da saper interpretare. La lettura è scorrevole ed ha la capacita di trasferire nella lettura emozioni, riflessioni che costituiscono la base fondante della mission di questa opera.

Abstract:

La luce è simbolo di vita, di salvezza. È ciò che ci invade al momento della nostra nascita, che ci avvolge come una nuova veste, è ciò che si dice vediamo poco prima di morire, per chi crede nella vita dopo la morte, è la luce che ci attende alla fine del tunnel dove la nostra anima ha rischiato di soffocare in un momento difficile della nostra vita. E così, nel titolo di questo romanzo si racchiude tutto il senso di questa storia. Una storia che vede protagoniste le ingiustizie, la violenza, la discriminazione e, soprattutto, la violenza nei confronti della donna. Nadir è nata a Bergamo da papà Bashir e mamma Gloria. Gloria era una giovane di diciannove anni quando aveva conosciuto Bashir, di origine egiziana. All’inizio la loro è una storia d’amore come tante altre, ma poi Bashir cambia, influenzato dalle sue radici culturali. E così, pagina dopo pagina, vivremo assieme ai protagonisti, come Davide, Augusto, Elisabetta, Luca, Massimo e tanti altri, cosa significa subire una violenza, non solo fisica ma anche psicologica e scopriremo la forza della speranza, del coraggio e dell’amore che a volte ci possono salvare.

L’autore ha anche preceduto questo libro da una altra pubblicazione che ha fatto riscontrare un forte interesse dal titolo: La luce nell’abisso.

La Luce buia di Maurizio De Clementi può essere acquistato cliccando qui

Maurizio De Clementi, cavaliere della Repubblica italiana e dottore in fisica è un imprenditore italiano che è stato per molti anni direttore di sistema informatico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal 1994 è titolare di una azienda di consulenze farmaceutiche.

 

 


recensione del Direttore di Uffici Stampa Nazionali  Daniele Imperiale

Nel terzo millennio avanzato è rilevante che dal contesto culturale letterario italiano provenga una opera di siffatta tipologia. Il romanzo di Maurizio Di Clementi riesce a lanciare una pluralità di messaggi sociali che fanno riflettere e pongono il lettore nella condizione di dover/poter individuare soluzioni concrete per arginare la violenza contro le donne, soprusi ed ingiustizie a livello più ampio. 
Tutto ciò costituisce un “buio” che oscura la beltà della vita e probabilmente l’autore con il suo titolo “La luce buia” vuole fornire uno spunto di analisi. Come può esistere una luce buia? Un titolo che sembra voler ricalcare il contrasto tra il bianco ed il nero, la volontà nel buio di ricercare comunque una luce che sia possibile e che poi non è altro che la via d’uscita che le vittime di violenza ricercano.

La società attuale, ha il compito attraverso le più disparate forme prima tra le quali il coraggio, di intervenire anche motu proprio per arginare fenomeni che vanno in controdetendenza alla dignità di una vita. 

Ognuno di noi nel suo piccolo può contribuire a rendere sempre più flebile il buio di una luce che ha diritto di splendere: la vita!

 

 

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