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Un augurio speciale a tutte le donne con le parole della scrittrice Amalia Mancini

La Giornata internazionale della Donna, che ricorre ogni anno l’8 marzo, è una festa simbolica che celebra la femminilità. Ma è anche e soprattutto una ricorrenza che ha come motivo la riflessione, per ricordare le tante battaglie affrontate da donne coraggiose che hanno combattuto per la conquista dei diritti. In questo particolare momento storico, in cui siamo tenuti a un contegno responsabile nella vicinanza e nei gesti affettuosi, ricordiamo le tante donne che in questi giorni stanno combattendo negli ospedali per assistere i malati e contenere il virus. Che la Festa della Donna sia un motivo in più per riflettere sul nostro presente restando uniti nei modi che ora ci sono raccomandati, senza con ciò dimenticare di “restare umani”. Auguriamo a tutte le donne una buona festa, e lo facciamo con le parole inviateci dalla scrittrice Amalia Mancini:

Care donne: un brindisi a tutte noi!

Se fosse per me ogni giorno sarebbe la festa della donna. Oggi lo è per ricordare i bei tempi antichi e moderni quando, tutte insieme, facevamo qualcosa perché questo giorno, esteso a tutti i giorni dell’anno, avesse un senso per tutte.

Oggi il ricordo è una costante che conserviamo nel petto in un piccolissimo spazio tra la trachea e l’esofago. Un ricordo vero in uno spazio illusorio, dove l’aria malsana blocca il respiro… e viceversa. Perché gli auguri unici che non vivono solo nella quotidianità diventano aria da respirare ogni giorno ed oggi, per non scomparire, si tramutano nella festa del ricordo. Il ricordo è in quello spazio ignoto alla medicina che si crea quando il cuore non regge più la pesantezza della quotidianità. Quindi ricordiamo per non far morire quell’augurio alle donne e per tenerlo vivo anche se solo in quello spazio pensato. Che possa essere, il ricordo dell’augurio, una impronta sull’anima e una distesa di mimose. Oggi accendiamo il ricordo. Quello dell’augurio della vita, il suo fascino possente, con tanta pienezza e intensità, oggi passivo perché procediamo con gli altri, uomini e donne, nel corteo di una festa ferma non sulla strada ma dentro casa.

Un brindisi a tutte noi. Affinché la voce del silenzio che tace anche questo augurio, sussurrato, sappia misurare la distante vicinanza delle donne. Un augurio dedicato, delicato, nel silenzio, a tutte le donne del mondo. Non l’augurio di una volta l’anno ma costante, nel ricordo di un crogiuolo di esperienze, ancora non sedimentate , da cui emergeranno, prima o poi nuovi modi di vivere insieme.

La mimosa è un bellissimo fiore. Bisogna avere il coraggio di “coglierlo” sull’orlo di questa crisi come legame che tiene unite, oggi e per sempre, tutte le donne dell’universo. Allora il ricordo non è più passivo e trascinato ma trascina e si riscopre, solo sperando ed amando.

Sinceri auguri…un brindisi cara donna, per raddoppiare, triplicare e per aumentare fino a trecentossantacinque volte, la festa in tuo onore.

Amalia Mancini

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