Roma – Non ci saranno tempi ne modi per riorganizzare entro il 14 settembre la riapertura delle scuole in sicurezza. E se avvenisse probabilmente il caos e le proteste prenderebbero il sopravvento. E quindi anche questo problema potrebbe essere destinato al rinvio. Si parla dell’8 gennaio 2021, ma il condizionale è d’obbligo. Se il covid continuerà ad esserci e la curva non certificata dei contagi dovesse sempre portare dati allarmanti tutto resta fermo. Non vi sarà un lockdown generale come quello di Marzo, ma quel che basta per tenere la spada di Damocle sempre pendente sul collo di un popolo in torpore.
E dopo le discoteche dunque potrebbe essere la volta di un annullamento della consultazione elettorale del 21 e 22 settembre. Ormai ci si può attendere di tutto.