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Tamponi covid, Conte e Speranza rilanciano accordo regioni con medici e pediatri

Roma – Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia “il rinnovo del contratto di categoria che faciliterà proprio, tra le clausole inserite, anche il coinvolgimento di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta nella somministrazione dei tamponi”.
Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ringrazia le categorie e i sindacati per il nuovo accordo collettivo nazionale sottoscritto dai medici di base e dai pediatri di libera scelta per l’esecuzione dei tamponi di tracciamento del covid e sottolinea il valore ‘erga omnes’. Tutti saranno dunque tenuti ad effettuare i tamponi rapidi. Le sigle sindacali dei pediatri hanno tutte firmato l’accordo coprendo il 100% dei pediatri di libera scelta, quelle dei medici di famiglia che hanno dato parere favorevole all’accordo coprono il 72% dei medici di base.
Oltre alla Fimmg anche “Intesa sindacale ha siglato l’accordo per il tamponi e per la diagnostica negli studi dei medici di famiglia. Lo abbiamo fatto – spiega Biagio Papotto, presidente di Intesa Sindacale – con il grande senso di responsabilità che questo momento di emergenza richiede. E per dare la possibilità ai cittadini di avere, anche per il tampone, un punto di riferimento nel proprio medico di fiducia”.
Con la firma di intesa medica l’accodo sui tamponi è stato ratificato da due sindacati di medicina generale sui 4 in trattativa, ma l’accordo per l’esecuzione dei tamponi rapidi antigenici è valido per tutti i medici di base ed i pediatri di libera scelta e quindi tutti saranno dunque tenuti ad effettuare i tamponi rapidi e le modalità organizzative potranno essere demandate ad accordi a livello regionale.
I tamponi rapidi antigenici saranno effettuati dai pediatri di libera scelta ai bambini nel caso essi siano contatti stretti asintomatici, spiega Paolo Biasci, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp), secondo il quale l’accordo siglato che permetterà di eseguire i tamponi rapidi negli studi dei pediatri, oltre che dei medici di famiglia, dimostra “il grande senso di responsabilità della categoria dei pediatri di fronte all’emergenza attuale”.
“I medici della Fimmg sono 2.000 su 3.350 in Veneto. – spiega il presidente della regione Veneto, Luca Zaia – Li vedo collaborativi. Se fanno cinque tamponi ciascuno sono 10 mila al giorno”.
“In 48 ore – rileva Zaia – cercheremo di avere un protocollo operativo per questi professionisti, c’è apertura assoluta da parte della Regione, e ovviamente daremo loro i dispositivi. Chiuderemo presto l’accordo a livello regionale”.
Conte infine spiega di aver predisposto con il dl ristori “un insieme di interventi volti a rafforzare la risposta sanitaria all’emergenza epidemiologica. Tra questi, sono stati stanziati 30 milioni di euro per favorire la somministrazione di tamponi rapidi presso i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta”.
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