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Roma-Fiumicino, bimbo suona il violino al capotreno per l’aiuto ricevuto con i bagagli

Una amicizia nata in mezz'ora sulla Roma-Fiumicino, Luca 5 anni e mezzo ha suonato il violino in stazione tra la commozione dei passeggeri

Roma – Stazione Termini, una mamma con un bambino di cinque anni e mezzo sono intenti a salire sul treno che porta in mezz’ora a Fiumicino. Il capotreno, Berardino Borgi, nota la difficoltà della donna nel gestire la mole di bagagli e si offre per dare una mano. Di qui in questo tragitto breve è avvenuta una conoscenza di alto spessore morale. Luca, era rimasto colpito dalla cortesia del capotreno, con il quale è diventato subito amico. “Gli ho fatto fare un giro descrivendogli il treno – racconta Borgi in esclusiva ad Uffici Stampa Nazionali – apprezzando ogni particolare del funzionamento ed abbiamo parlato di molte cose, Luca un bimbo bilingue molto preparato ha voluto sapere tutto sui treni.”.

La sorpresa è arrivata poi alla stazione ferroviaria di Fiumicino, dove il capotreno anche qui ha provveduto ad aiutare mamma e figlio con i bagagli, erano diretti a Brooklyn, e tra questi c’era anche un grosso involucro che custodiva uno strumento musicale: il violino. Una passione per Luca che però si era spenta nel corso della pandemia covid e che non aveva forse più voglia di riprendere.

Cosicchè una volta scesi in stazione, Luca ha sorpreso tutti, ha voluto ricambiare l’umanità e la disponibilità del capotreno Berardino Borgi, regalandogli musica.

Si è seduto sul marciapiede, ha aperto la custodia ed ha tirato fuori il violino iniziando a suonare tra lo stupore dei viaggiatori passanti.

E dopodichè, Luca insieme alla sua mamma è partito per il suo destino, ed ora chissà se questa passione riaccesa potrà dare i suoi frutti. Si faceva tardi per prendere l’aereo, altrimenti Luca sarebbe rimasto ancora in compagnia del capotreno.

Una storia di tutti i giorni, che ha però un significato importante; quello del saper essere disponibili con gli altri, ritrovando il sapore dell’aiuto reciproco, del confronto, del saper dedicare l’uno all’altro senza necessariamente dover avere qualcosa in cambio.

Il capotreno Berardino Borgi, svolge ormai da tanti anni questo lavoro con tanta passione, e la sua umanità è stata la cornice di un fatto che fa piacere leggere.

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