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Scossa di terremoto in Umbria di mg 4.0

Redazione – Un terremoto di magnitudo Ml 4.0 (Mw 3.9) è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 09:56 italiane di oggi, 15 maggio 2021. L’epicentro è stato localizzato in provincia di Perugia, 2 km da Gubbio (PG), con ipocentro a una profondità di circa 10 km.

L’evento è stato seguito, 20 minuti dopo, da un terremoto di ML 3.1.

Il terremoto odierno è avvenuto in un’area la cui sismicità, così come rappresentata dal catalogo parametrico più recente (CPTI15), è frequente ma relativamente moderata. La storia sismica della citta di Gubbio mostra 95 eventi risentiti nella regione con magnitudo superiore a 4 e risentimento massimo nella città pari al VII-VIII grado della scala MCS (1593,1751).

Nella tabella sottostante sono riportati i Comuni entro 10 km dall’epicentro, dove le distanze sono calcolate in base alle coordinate geografiche del Municipio (Istat).

In base al modello di pericolosità per il territorio nazionale, la pericolosità sismica di questa area è considerata molto alta.

Localizzazione dell’evento sismico (stella bianca) di magnitudo ML 4.0 sovrapposta alla mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale.
Storia sismica della città di Gubbio

Più recentemente, il 23 marzo 1961, è avvenuto un evento con epicentro vicino a quello odierno, ma con magnitudo superiore (M5.0), con intensità pari al VII grado della scala MCS.

La sismicità storica nell’area estratta dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15).

Il sistema di faglie è quello dell’Alta Valle del Tevere, dominato in profondità dalla presenza di una grande faglia normale a basso angolo d’immersione (15°-20°), nota in bibliografia con il nome di Faglia Alto Tiberina. L’ATF è una faglia che per le sue dimensioni (60 x 30 km) potrebbe generare un forte terremoto, fino a magnitudo 7. L’assenza di un evento di tali dimensioni nei cataloghi di sismicità storica, la particolare geometria dell’ATF, ossia il basso angolo di immersione inferiore 30° che ne fa una struttura geologica sfavorevolmente orientata per la riattivazione rispetto al campo di sforzi regionale, e la continua e costante occorrenza di piccoli terremoti, con occasionali eventi di moderata grandezza (fino a magnitudo M 5.6; Gubbio 29 aprile 1984), fa dell’Alta Valle del Tevere un laboratorio naturale (TABOO) per lo studio delle modalità con cui le faglie accomodano la deformazione tettonica.

Per informazioni sul terremoto del 1984 e sulla faglia di Gubbio, che non provocò vittime ma produsse danni del VII grado Mercalli (MCS) in numerose località in provincia di Perugia,  si veda il post pubblicato nel 2013 in occasione di una sequenza sismica che ha colpito l’Umbria Settentrionale.

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