titolo pulito

Contrasto agli abusi edilizi, istituita la banca dati nazionale

Il sistema informatico consentirà il monitoraggio costante degli illeciti effettuati su tutto il territorio grazie alle informazioni inserite da enti e amministrazioni che si occupano del fenomeno

ROMA – Nasce, presso il Mims, la banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio, istituita con decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. La piattaforma informatica accoglierà e renderà disponibili le informazioni sugli immobili e le opere realizzate in violazione di legge. L’iniziativa presuppone la collaborazione fondamentale di numerosi enti, che dovranno alimentare l’archivio con i dati in loro possesso e, tra questi, l’Agenzia delle entrate.
Lo schema del Dm, precisa la nota pubblicata sul sito del ministero che lo annuncia, è stato presentato lo scorso 2 febbraio alla Conferenza unificata.

La raccolta condivisa consentirà, afferma il ministro Giovannini, “di mettere a sistema le informazioni sulle opere abusive nel Paese e rafforzare le azioni di contrasto contro un fenomeno illegale che ha arrecato gravi danni alla vivibilità delle città e all’ambiente” e continua precisando che “l’iniziativa richiede un’azione congiunta di diversi ministeri e la collaborazione di Regioni e di enti locali. Abbiamo così avviato un percorso virtuoso per proteggere e tutelare meglio i territori”.

Il progetto prevede due fasi. Inizialmente la banca sarà alimentata con le informazioni sugli immobili e le opere abusive segnalate dai Comuni. In un secondo momento, saranno chiamati a collaborare anche i ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Transizione ecologica, della Cultura, dell’Economia e delle Finanze, insieme ad Agenzia delle entrate, Regioni e Comuni.

Nel sistema saranno censiti i manufatti abusivi presenti sul territorio nazionale. Potranno accedere alla banca dati tutte le amministrazioni pubbliche che si occupano del fenomeno. Il bagaglio di informazioni disponibile consentirà di agevolare la programmazione e il monitoraggio degli interventi di demolizione delle opere abusive da parte dei Comuni.
La buona riuscita dell’iniziativa non può prescindere dall’opera congiunta delle amministrazioni e degli enti competenti in materia di abusivismo, tenuti, pertanto, a condividere e trasmettere le notizie sugli illeciti accertati e sui conseguenti provvedimenti emessi.

Infine, il ministero segnala che per sostenere i Comuni negli interventi di demolizione delle opere abusive è istituito presso il Mims un fondo di 15 milioni di euro, rifinanziato dalla legge di bilancio per il 2022.

Certified
Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato.

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Accept Read More

Privacy & Cookies Policy
404