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Fiduciaria Marche al Senato: dal mandato al trust, alla legge “dopo di noi”

ROMA – “Le società fiduciarie sono state tra i più importanti protagonisti di quel processo di innovazione finanziaria, che, a partire dagli anni ‘80 del secolo scorso, ha letteralmente rivoluzionato il panorama degli intermediari e dei prodotti nel nostro Paese, insieme al relativo quadro normativo.  L’ importanza delle Fiduciarie nella legge del ”dopo di noi”, la legge approvata nel 2016 che tutela chi in famiglia ha una disabilità grave e si può ritrovare solo a gestire la sua vita, sociale ma fondamentalmente economica, è un esempio”. Lo ha detto il senatore questore della Lega, Paolo Arrigoni, nell’introduzione al convegno sui 50 anni della Fiduciaria Marche nella sala capitolare del Senato. La Fiduciaria Marche è stata presentata, nella sua attività a tutela dei patrimoni, sulle piazze e mercati di livello nazionale ed internazionale, dal Presidente Valerio Vico, dall’Amministratore Delegato Federico Barbieri e dal senior trust Francesco De Benedetto.

Due i temi rilevanti del convegno: la via italiana al trust, con relatore Andrea Vicari, avvocato in Milano e il mandato fiduciario nei fondi speciali affidati, con l’avv. Alessandro Accinni che ha spiegato l’attualità e l’efficacia della funzione della Fiduciaria come istituzione. Funzione sottolineata anche nell’intervento di Fabio Marchetti, Presidente nazionale di Assofiduciaria.

Inoltre, con l’entrata in vigore della legge 112/2016 (il 25 giugno 2016), la cosiddetta legge sul “Dopo di Noi” – ha sottolineato il sen. Arrigoni – è stato introdotto un nuovo ed importante strumento giuridico nel sistema italiano: il “Contratto di affidamento fiduciario”. La nuova legge introduce una serie di misure, anche sul piano fiscale, di sostegno delle famiglie con persone con disabilità. E’ ufficialmente riconosciuto il ruolo delle Fiduciarie nell’affidamento dei beni dei disabili gravi da parte dei familiari per assicurarne la cura dopo la loro scomparsa, ed è lo spunto per una riflessione economica e contabile, tanto semplice quanto importante. Avere un figlio disabile, non autosufficiente, rappresenta un grande impegno. Impegno che appare insostenibile quando il genitore prova ad immaginare il possibile destino del figlio dopo la sua morte, perché sa che l’unica ancora di salvezza di quel figlio potrà essere – nella migliore delle ipotesi – la generosità degli altri figli o dei parenti più prossimi”. Il Trust “dopo di noi” ha ricordato Arrigoni “rappresenta il sollievo a quelle preoccupazioni espresse da molti genitori, con riferimento al futuro nel quale il figlio, a seguito della morte dei genitori, si trovi nella impossibilità totale o parziale di mantenere un’ordinaria condizione di vita. In Italia ci sono più di 800.000 persone con disabilità più o meno gravi che vivono senza genitori che si possano prendere cura di loro. Alcuni di questi versano in condizioni precarie anche da un punto di vista economico mentre per altri, che pur possiedono un patrimonio, il problema principale riguarda la tutela e la corretta amministrazione dei propri averi.  Ecco l’importanza delle Fiduciarie nel nostro sistema economico e sociale – ha concluso Arrigoni – come Fiduciaria Marche fa oramai da tanti anni”.

 

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