NAPOLI – Conferenza di Servizi alla prefettura di Napoli dedicata alla presentazione dei beni confiscati in via definitiva alla criminalità organizzata. Si tratta, infatti, di beni prontamente destinabili, presenti nel capoluogo e nell’area metropolitana di Napoli.

La riunione è stata convocata dal direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Bruno Corda, d’intesa con il prefetto di Napoli, Claudio Palomba. Come sottolineato dal direttore dell’Anbsc la riunione ha rappresentato l’occasione per un confronto aperto con gli enti locali per conoscere l’interesse all’acquisizione dei beni, ma anche le difficoltà incontrate e le motivazioni del mancato utilizzo dei cespiti trasferiti al patrimonio indisponibile.

In particolare, l’Agenzia nazionale è disponibile ad accompagnare gli enti nel percorso per il riutilizzo dei beni, fornendo le informazioni anche sulle possibili fonti di finanziamento regionali, nazionali ed europee per progetti di ristrutturazione degli immobili acquisiti.

È stato, inoltre, fornito agli enti locali un “bando tipo” per la successiva individuazione degli organismi del Terzo settore cui assegnare i beni.

Il Comune di Napoli è fortemente impegnato sul tema come dimostra l’ufficio, recentemente istituito, che ha già avviato un censimento dettagliato degli immobili assegnati e predisposto un cronoprogramma, inviato anche all’Agenzia.

Nell’occasione, gli enti pubblici partecipanti hanno preso visione dei 100 beni situati nei rispettivi territori e presentato le manifestazioni di interesse all’acquisizione. Si tratta di appartamenti, box e terreni per un valore complessivo di oltre 11 milioni di euro. Gli enti invitati hanno manifestato interesse per 57 immobili che verranno acquisiti al patrimonio indisponibile per finalità istituzionali o sociali sulla base di uno specifico progetto di utilizzo.

L’Agenzia del Demanio, inoltre, ha espresso parere favorevole al mantenimento al patrimonio dell’Erario per 3 beni da assegnare alle Forze dell’Ordine e alla P.A..
Le manifestazioni acquisite verranno, poi, valutate nell’ambito del consiglio direttivo dell’Anbsc per la definitiva destinazione.