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Milano, chiuso il campo rom di via Vaiano

MILANO – «Situazioni complesse richiedono una strategia condivisa, così si è proceduto in questi mesi per ottemperare al provvedimento dell’autorità giudiziaria, contemperando il diritto di proprietà con i diritti delle persone». Così il prefetto di Milano, Renato Saccone, ha commentato la liberazione del terreno e la conseguente chiusura dell’insediamento rom di via Vaiano Valle n. 41, più volte oggetto di disamina in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.

«Sono grato al procuratore aggiunto Alberto Nobili – ha aggiunto il prefetto – per aver seguito e orientato, passo dopo passo, il laborioso percorso, unendo rigore e sensibilità e individuando un lasso temporale di esecuzione particolarmente attento a garantire senza interruzioni la frequenza scolastica dei tanti minori presenti nel campo».

Considerata la complessità e la delicatezza della situazione di fragilità delle famiglie radicate da anni nell’area con la presenza di molti minori frequentanti la scuola, sono state avviate, infatti, le attività di approfondimento con tavoli tecnici, coordinati dalla prefettura, che hanno coinvolto più settori amministrativi del comune di Milano ed alcune associazioni vicine alle comunità rom, con lo scopo di realizzare strategie di intervento per assicurare il rispetto del provvedimento del giudice, il superamento del campo, la tutela dei diritti delle fragilità presenti, prevenendo turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.

A tal fine, il Comune di Milano ha elaborato un progetto di accompagnamento abitativo e sociale dei nuclei familiari per i quali è stato ottenuto un contributo straordinario del ministero dell’Interno per un importo di circa 515.000 euro, in più annualità.

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