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Elezioni, il giorno del silenzio

La politica tace, la parola agli elettori

ROMA – Una campagna elettorale strana, ammorbante, tante tante parole pronunciate in ogni dove, accuse reciproche. Tutto sembra finto. Ognuno sembra avere ragione. Il funebre segretario del Pd vive già una sorta di catastrofe annunciata, non potendo piu’ contare sul suo parafulmine: il Movimento pentastellato. Il centro destra avanza, seppur non senza qualche scivolone, sempre causato dal troppo parlare. Il sistema elettorale, privo di preferenze, quindi bloccato dal sistema che già individua chi deve fare cosa e dove, esprime in questo 2022 tutto il suo profondo ermetismo. Gli italiani, vittima di loro stessi, ancora una volta daranno il meglio di sè: chi si loda di non voler votare, chi invece segue un ideale ricercandolo negli stemmi di partito. Ognuno se ne torna a casa sua. Oggi è il giorno del silenzio, parola al popolo, sperando sappia parlare.

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