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La Birra di Paolino, storia di gusto e passione in terra di mare e motori

MISANO ADRIATICO (RN) – Nella riviera romagnola, e nella stupenda Misano Adriatico nasce una storia di passione per le cose buone, la convivialità, l’aggregazione sociale. Nella terra del mare e dei motori è l’intuizione di Paolo Torsani, un energico imprenditore, profondo estimatore dello sport e con un marcato senso della vera amicizia. Ed è proprio dalla voglia di un sapore speciale, che sia protagonista dello stare insieme che nasce l’idea della sua Birra che impazza ormai ovunque. Paolino per gli amici verso la fine degli anni sessanta istituisce nel vero e proprio senso della parola la sua birra, ma da condividere con tutti.

E’ stato un grande calciatore, eclettico e sempre con la voglia di fare e che oggi ha trovato la sua soddisfazione oltre che nella Birra anche nei suoi ristoranti ove gli amici di ogni dove trovano il gusto del buon cibo, della squisita birra ma arrivano anche per apprezzare quel livello di amicizia e di voler stare insieme. Un valore da riscoprire quello di Paolo Torsani e che appassiona tutte le generazioni. “Non sono dei ristoranti questi luoghi –  ma il posto dove Paolino accoglie gli amici,  per mangiare insieme,  divertendosi, fare mattate ed apprezzare le specialità della cucina tipica romagnola. Enel corso degli ultimi anni, l’interesse dei media nazionali ed esteri per Paolino è un crescendo continuo.

La Birra di Paolino dal sapore eccellente si può gustare a Misano, nel ristorante Hochey  ma ora può essere acquistata con il nuovo Shop online. Un prodotto che va gustato fresco, contornato di begli amici, che stanno insieme e vivono lo sport, perfetto connubio per la birra.

 

“L’acqua – spiega Paolo Torsani sul sito web – È l’elemento chiave per la qualità della birra artigianale e delle nostre birre in particolare. Gli ioni dell’acqua sono fondamentali nelle reazioni biochimiche durante l’intero processo di produzione; inoltre circa il 90% della birra è acqua. L’acqua che ci viene fornita può essere pensata come il sogno di ogni mastro birraio, uno che se ne intende sa fare bene i calcoli anche sulla sua acqua. E’ un acqua dolce, ha solo 11°F di durezza e contiene pochissimi carbonati, l’elemento di maggior disturbo sia in ammostamento che in fermentazione; non necessita quindi di nessun pretrattamento. In produzione aggiungiamo solo due sali per alzare il tenore in calcio al fine di facilitare i processi enzimatici, i processi di coagulazione dei lieviti (stabilità biochimica) e gli altri processi inorganici (stabilità chimico fisica).

Non utilizziamo in fermentazione lieviti secchi. La ditta SGBIOTECH di Villanova sull’Arda (PC) propaga in laboratorio tutti i nostri lieviti. Il lievito fa la birra ed è la variabile più difficile da controllare: se in buon stato fisiologico e supportato da una dieta equilibrata (mosto) difficilmente delude, se vengono governate in maniera corretta tutte le variabili della fermentazione. Il malto ci viene fornito per il 98% dalla ditta MAMBERGER MALZEREI (Bamberga), malteria di medie dimensioni considerata tra le migliori in Baviera. E’ posizionata in un mercato molto esigente dove, non avendo a disposizione enormi economie di scala, non potrebbe sopravvivere senza fare un prodotto di qualità. La base di quasi tutte le nostre birre artigianali è un malto Pils poco modificato che ben si addice alla tradizionale tecnica bavarese della decozione da noi utilizzata. La maggior parte delle grandi malterie non producono più questo tipo di malto Pils; anziché due hanno solo una linea di malto Pils adatto a tecniche di ammostamento più recenti. Inoltre, il malto Pils da noi usato deriva da una specifica varietà di orzo da noi scelta poiché la sua natura esalta le caratteristiche che vogliamo dare alle nostre birre.”

Inoltre  lla produzione utilizza solo varietà nobili di luppolo. Le varietà nobili sono quelle che danno i migliori risultati in termini di qualità dell’amaro e piacevolezza dei profumi. Costano normalmente di più a causa di maggiori difficoltà in coltivazione e minori risorse. La qualità dell’amaro, ben diversa dal concetto d’intensità dell’amaro – misurabile tramite analisi in IBUS – è componente essenziale della beverinità delle nostre birre artigianali e frutto di questi luppoli. L’amaro delle  birre artigianali è gradevole, richiama la bevuta e poi si affievolisce e lascia la bocca pulita. I peculiari profumi di ogni varietà di luppolo devono essere idonei e sposarsi ad una certa tipologia di birra: l’esperienza e l’impegno in degustazione ci permettono di arrivare ai giusti accostamenti

La Birra di Paolino è prodotta seguendo differenti processi di produzione a seconda delle birre: fermentazione con gasatura naturale della birra sul finire della stessa prima di trasferire la birra in maturatore (Hell, Pils, Vanessa e 74/58 in fusto); rifermentazione in bottiglia con zucchero (La Hell, 74/58, Lilia Blanche, Vanessa e la Lollona); rifermentazione in bottiglia con mosto (Weizen), rifermentazione in tino con mosto (Weizen e Cinghios in fusto); rifermentazione in fusto con zucchero (Lollona e altre 3 prodotte per terzi). “L’importante – conclude Paolo Torsani – è avere un metodo corretto quando si lavora, è condizione necessaria per essere in controllo. Non filtriamo e non pastorizziamo. Maturiamo sempre a lungo termine tutte le birre in tino per un adeguato affinamento sui lieviti in modo da esaltarne il gusto. Non utilizziamo succedanei, additivi o coadiuvanti di processo di alcun genere.”

 

 

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