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Taranto, nuove iniziative per combattere il disagio sociale

TARANTO – Trovare nuove sinergie e affrontare la questione della sicurezza della città di Taranto sotto più profili. Sono gli obiettivi delineati dal prefetto, Demetrio Martino, nelle dichiarazioni rese alla stampa all’indomani dell’esplosione di un falò abusivo nel rione Tamburi.

Secondo il titolare del palazzo del Governo, quanto accaduto non è riferibile alla criminalità, ma dovuto verosimilmente all’imperizia e allo scarso senso civico di alcuni residenti.

«Presto sarà convocato un comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica» – ha dichiarato – «durante il quale saranno affrontate varie problematiche, non esamineremo solo il fenomeno del falò. Ne discuteremo, certo, come espressione di un atteggiamento che non è in linea con le norme e la sicurezza della città».

Importante, in questo contesto, il costante presidio delle zone più critiche della città da parte della Polizia di Stato e della polizia locale.
«Sono state sequestrate e smaltite circa 60 tonnellate di rifiuti. Non sono falò organizzati, perché i materiali da bruciare sono rifiuti, non legna. C’è stata una forte imprudenza che ha poi generato quell’effetto».

Vanno poi contrastate, coinvolgendo anche le scuole, le condizioni di disagio giovanile presenti in alcuni quartieri, che possono portare a «comportamenti non coerenti con la correttezza del resto della comunità cittadina».

«I ragazzi che incontro», conclude Martino «sono maturi. Ci può essere ancora una frangia di persone non allineate per una serie di ragioni. Chiaro che poi si danneggiano tutti gli altri, ma questo va corretto. E va corretto soprattutto con azioni di recupero sociale. Sulla criminalità che pure esiste a Taranto, mi pare che siano all’evidenza di tutti i risultati che si stanno ottenendo sul piano della repressione».

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