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Elezioni al Goi, Leo Taroni in pole position per la guida dell’istituzione massonica

ROMA – Appuntamento elettorale nel Grande Oriente d’Italia – Palazzo Giustiniani: domenica 3 marzo tutti i collegi circoscrizionali regionali d’Italia  sono interessati al voto per il rinnovo delle massime cariche ai vertici dell’istituzione che ha la sua sede ufficiale presso il Vascello a Roma. Dopo dieci anni il giornalista e scrittore italiano Stefano Bisi lascia dunque la carica di Gran Maestro del Goi per raggiunti limiti di mandato. C’è un certo fermento nella istituzione che sempre di più proiettata verso un cambiamento di metodo. La corsa alla Gran Maestranza e alla giunta del Grande Oriente d’Italia – la maggiore tra le obbedienze massoniche italiane con circa 22.400 iscritti – è in piena attività. Il voto è  riservato a circa 17.300 Maestri. La votazione così come stabilito dall’art. 108 del Regolamento, è fissata per il 3 Marzo 2024 (prima Domenica del mese antecedente la Gran Loggia) ed il 24 Marzo 2024 (quarta Domenica dello stesso mese) per l‘eventuale ballottaggio. L’ elettore, così come stabilito dall’art. 112/bis, dovrà esprimere il suo voto apponendo una croce sul nome del Gran Maestro che vale anche per tutti i componenti della lista a lui collegata.

Tre sono gli schieramenti in campo, anche se la lista n. 1 guidata da Leo Taroni in relazione alla amplissima partecipazione riscontrata nei vari incontri ha generato entusiasmo generale ed ottimismo per il futuro del Grande Oriente d’Italia.  A Casa Nathan si è svolto un incontro molto partecipato nella serata del 19 febbraio u.s. in cui Taroni ha lanciato chiari messaggi riassumendo il suo programma che indirizza ad una riforma della giustizia massonica e centralità della loggia e del venerabile.
L’ipotesi di avviare una sorta di dialogo duraturo tra Chiesa e Goi,  è emersa an uno «storico» convegno ospitato dalla diocesi di Milano sui rapporti Chiesa-Massoneria con l’obiettivo di rompere il ghiaccio tra due mondi che si sono combattuti e scomunicati reciprocamente. «Da quello che ho potuto capire, ma sono poco esperto in questa materia, credo che ci sia una evoluzione nella comprensione reciproca. Cinquant’anni fa c’era meno conoscenza ma le cose sono andate avanti, e spero che questi incontri non si fermino qui. Mi chiedo se non si possa pensare a un tavolo permanente, anche a livello di autorità, in modo da confrontarsi meglio» ha affermato il cardinale Francesco Coccopalmerio, giurista, già presidente del pontificio consiglio dei testi legislativi.

Al suo fianco, al tavolo dei relatori all’Ambrosianum, c’era l’arcivescovo Mario Delpini che all’inizio dell’incontro dando il benvenuto agli ospiti ha presentato le ragioni dell’iniziativa nata, ha detto, «come argomento di conoscenza» visto che «non tutti possono avere approfondito l’argomento su una organizzazione così antica a prestigiosa sempre circondata da un alone di mistero e sospetto. Così a me è sembrato che il GRIS (Gruppo di ricerche e informazione socio religiosa) facesse bene a voler approfondire. Non si tratta dunque di una assoluzione, ma di favorire colloqui tra persone per conoscere i rispettivi punti di vista, registrarne la convergenza o la lontananza. Ovviamente questo convegno non si conclude con alcun documento finale» ha spiegato l’arcivescovo milanese. Un ragionamento molto più articolato ha caratterizzato invece l’intervento dell’attuale G.M. del Goi Stefano Bisi che ha lanciato un chiaro messaggio all’insegna di voler/dover trovare le ragioni che uniscono.

La lista di Taroni, la n. 1, è denominata “Noi insieme”, anche questo è un chiaro messaggio di apertura e che sicuramente potrà dare sicuramente quel giusto input per la prestigiosa istituzione quale è il Grande Oriente d’Italia. Il nuovo Gran Maestro si insedierà a Rimini nel corso della Gran Loggia annuale che si svolgerà presso il Palacongressi di Rimini il 5 e 6 Aprile. La partecipazione è riservata ai Maestri ma non mancano momenti di apertura generale del confronto anche agli esterni.

Il programma presentato dalla lista Noi Insieme è la Guida per restituire Anima e Spiritualità al Grande Oriente d’Italia (GOI), conferendogli il ruolo di “Banca del Sapere” del Paese e restaurando il rispetto della Regola, della Tradizione e degli Antichi Doveri. Costituisce anche un chiaro impegno a rinsaldare i rapporti con lo Stato e, in particolare, con la Magistratura. Leo Taroni, si è  impegnato a rimanere in carica per un unico mandato, rinunciando sin d’ora alla ricandidatura. Taroni è nato a Ravenna nel 1948 ed è nelle file del Goi dal 1980. 

 

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