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Italia da visitare: La biblioteca paroniana di Rieti

La biblioteca comunale si è costituita subito dopo l’Unità d’Italia, quando il Regio Decreto del 21 aprile 1862 impone ai Comuni di acquisire al proprio patrimonio le biblioteche degli Enti Ecclesiastici presenti sul proprio territorio e di organizzare di conseguenza un servizio bibliotecario pubblico, dotandosi di opportuni spazi e risorse necessarie all’incremento del patrimonio bibliografico.

L’inaugurazione risale al 4 giugno 1865 e la prima sede che ospita i circa 20.000 volumi così raccolti è il convento di S.Agostino.

Successivamente il patrimonio librario, nel frattempo accresciutosi anche per mezzo di donazioni e per il fortunato rinvenimento di un piccolo, ma pregevolissimo nucleo di manoscritti presso il convento di S. Antonio al Monte, viene riordinato e catalogato.Nel 1904 si tiene la solenne inaugurazione della biblioteca dopo il riordinamento.

Dopo un secondo trasloco nei locali del Palazzo Vescovile, finalmente nel 1949, grazie all’attività propulsiva del Sindaco Sacchetti-Sassetti, personaggio di spicco della cultura locale e profondo conoscitore della storia e dell’arte cittadina, all’interno del Palazzo Comunale si realizza una biblioteca moderna, adeguata alle esigenze del tempo e dotata di tutto il necessario per funzionare e conservare opportunamente anche il patrimonio storico.

Nel 1998, divenuti ormai insufficienti gli spazi per l’utenza, sempre più numerosa, ed esaurito ormai il magazzino di deposito dei libri, la biblioteca è stata trasferita nella nuova sede dell’ex monastero di Santa Lucia, dove, oltre all’allestimento di spazi più ampi per la pubblica lettura, si è dato avvio al totale rinnovamento dei servizi già esistenti ed alla organizzazione di nuove sezioni ed ulteriori servizi al pubblico.

PATRIMONIO

La biblioteca possiede circa 140.000 volumi a stampa, dei quali 23.000 antichi (secc.XV – XIX ), 466 testate di periodici, dei quali 100 correnti, 78 codici, 80 incunaboli, un numero imprecisato di manoscritti (secc.XVII – XIX ), oltre a numeroso materiale non librario (fotografie,video, cartoline, cd rom, ecc

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