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Grande successo a Perugia per la presentazione del romanzo di Maurizio Terzetti “Il vento di Vaclav. Assisi 1937” edito da LuoghInteriori

Nel suggestivo scenario della Biblioteca San Matteo degli Armeni a Perugia, il pomeriggio del 3 aprile si è intriso di un’atmosfera vibrante durante la presentazione del romanzo Il vento di Vaclav di Maurizio Terzetti, pubblicato da LuoghInteriori. Lo scrittore, già noto per le sue poesie, ha esordito nel mondo della narrativa aggiungendo un capitolo significativo alla sua carriera autoriale. L’evento ha attirato un folto pubblico che è stato accolto e omaggiato da una copia della nuova rivista di informazione libraria e letteraria Il luogo dei libri della Casa Editrice LuoghInteriori.

La serata ha preso vita con l’intervento di Teresa Vizzani, presidente dell’Associazione Umbria Grecia “Alarico Silvestri”, che ha dipinto un affascinante quadro del romanzo, partendo dalla scelta dell’ambientazione ad Assisi. È stato sottolineato come l’autore abbia ricostruito la città umbra nei suoi tratti storici, navigando tra gli eventi che hanno segnato la fine del ventennio fascista e il periodo del dopoguerra. In questo contesto si snoda la storia del misterioso protagonista Gabriele, intento a fare luce su un passato ignoto. L’introduzione della Vizzani ha catturato l’attenzione del pubblico innescando una riflessione sui molteplici livelli di lettura del romanzo.

Anche Antonio Vella, editore di LuoghInteriori, ha condiviso il suo entusiasmo per il romanzo di Terzetti, rivivendo l’emozione dei momenti in cui ha tenuto tra le mani le prime bozze. Il suo apprezzamento per la qualità della trama, per la narrazione dei luoghi umbri e il fascino dei personaggi, è stato tangibile sin dall’inizio. Vella ha definito Il vento di Vaclav come “un’opera che tiene il lettore teso fino all’ultima pagina”, grazie a una trama avvincente con sfumature tipiche del giallo ma non solo.

Giunto l’atteso momento, la parola è passata all’autore Maurizio Terzetti il quale ha potuto condividere le suggestioni che hanno guidato la scrittura del romanzo, concepito come un’opera “sedimentata nel tempo”. Lo scrittore ha sottolineato l’importanza della documentazione condotta su Assisi nel periodo tra il 1937 e il 1952 restituendo la storia attraverso uno sguardo narrativo. “Assisi ha bisogno di essere raccontata nelle sue radici”, ha enfatizzato. Terzetti ha esplorato il prezioso connubio tra realtà e immaginazione evidenziando come i protagonisti e i luoghi del libro siano il frutto di un intreccio tra realtà e fantasia. In questa fusione, Assisi entra in dialogo con la città immaginaria Castel Leone, in cui si animano le vicende della famiglia Verziere e del protagonista.

Per concludere Terzetti ha posto l’attenzione sul titolo e sull’elemento del vento come motivo ricorrente del libro interpretandolo come una “metafora del nostro venire alla vita”, simbolo di rinascita e cambiamento. Un elemento narrativo imprescindibile per la comprensione dell’opera e in cui si manifesta la sensibilità di un Terzetti romanziere che attinge da una connaturata inclinazione poetica. Sono emerse così diverse riflessioni sulle tematiche della vita e della rinascita, in relazione alla storia del protagonista e agli eventi determinanti del Novecento.

La presenza e l’interazione diretta con l’autore hanno reso l’evento prezioso per il pubblico, che alla fine della presentazione ha potuto avvicinarsi a Maurizio Terzetti durante lo spazio dedicato al firmacopie. Un momento che ha permesso di consolidare il legame tra autore e lettori. L’ambiente carico di emozioni e interesse ha testimoniato il potere della letteratura come strumento di condivisione e di comprensione della realtà.

 

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