“Amo l’horror a trecentosessanta gradi”: in dialogo con Samantha Garbero autrice del romanzo “A luci soffuse”
Nella notte di Ognissanti l’umanità è esposta a un grande pericolo: il velo che protegge il mondo dei vivi da quello dei morti si abbassa; gli spiriti e i demoni vagano liberamente sulla terra; le streghe rafforzano i loro antichi poteri e il male persuade i cuori dei puri.
Con queste premesse converrebbe segregarsi in casa; allora perché un gruppo di giovani decide di trascorrere la notte più pericolosa dell’anno in un luogo che cela un misterioso segreto?
Ci troviamo a L’Avana, i gemelli Taissa e José ospitano gli amici Adam, Lindy, Anthony e Beverly, a casa dei nonni. Con la promessa di una spaventosa avventura, assecondano l’amante dell’occulto Taissa a trascorrere la notte di Halloween in un’antica camera dei tesori, appartenuta a Don Juan Cortez. Tra manufatti maledetti e libri misteriosi, e dopo un inizio serata inspiegabile, i ragazzi riprendono un gioco che facevano da adolescenti, Racconti a luce soffusa: a turno, narrano una storia dell’orrore dalle differenti ambientazioni e personaggi. Per loro sfortuna, però, le situazioni sinistre non si limitano a quelle presenti nei racconti, qualcosa di più pericoloso e terribilmente reale attende il momento giusto per attaccare; ma cosa? O meglio, chi?
Accendete una candela, prendete posto tra i membri del gruppo e ascoltate con attenzione le storie; solo così potrete scovare le ombre nella luce.
Tremate, lettori, poiché tutte le leggende hanno un fondo di verità…
Intervista all’autrice
Ciao Samantha raccontaci di te e di come ti sei appassionata al genere horror
Ciao, grazie per lo spazio dedicato e a chi si soffermerà a leggerlo.
Amo l’horror a 360 gradi, la prima volta che vidi un film di quel genere avevo cinque anni e ne rimasi ammaliata tanto da non smettere più. Quando imparai a leggere, iniziai la raccolta Piccoli Brividi di R.L. Stine; divoravo un libro dietro l’altro in pochissimo tempo. Poco dopo passai a Stephen King e la mia dedizione verso quel mondo si tramutò in un forte desiderio: scrivere storie che sorprendono e ti permettono di dormire solo controllando che non ci sia l’uomo nero sotto il letto…
Dove hai tratto ispirazione per la trama, i personaggi, l’ambientazione?
L’ispirazione è spontanea, non la vado a cercare in un particolar modo. Di solito la notte metto nero su bianco pensieri e idee. Per A luci soffuse ho unito vari spunti in un unico filo conduttore; creare una sottospecie di Decamerone dell’orrore. Una volta pianificati i miei obbiettivi per il nuovo progetto, iniziai a delineare i personaggi e l’ambientazione.
Potresti approfondire il legame che hai con uno dei personaggi principali? C’è qualcosa di personale che hai inserito in ciascuno di loro?
Con Taissa, l’amante dell’occulto che condurrà i suoi amici a passare la notte di Ognissanti in una camera antica di tesori cubana per risolvere l’ignoto mistero che cela quelle mura, ho un legame particolare perché, oltre ad avere la medesima passione per il sovrannaturale, è cocciuta e intraprendente come me. Invece Josè, Lindy, Beverly, Anthony, nonostante siano ben differenti tra loro hanno piccole sfaccettature caratteriali vicine alle mie, mentre Adam, il più sfrontato del gruppo, ho preso spunto da vecchie conoscenze.
Descrivi l’atmosfera generale del libro. È più inquietante, misteriosa o claustrofobica? Come hai creato questa sensazione?
L’atmosfera è una miscela di questi tre elementi. Inquietante e misteriosa per il susseguirsi di avvenimenti inspiegabili che ruotano intorno ai ragazzi, claustrofobica sia per il fatto di trovarsi rinchiusi nello stanzone con artefatti maledetti che per non avere via di scampo su cosa il fato ha in serbo per loro…
Puoi parlare delle sfide che hai affrontato durante la scrittura e come hai organizzato la trama?
La sfida più grande è il tempo, sono madre di un bambino di cinque anni e collaboratrice sportiva, solo nelle ore serali riesco a ritagliare del tempo per questa grande passione che, soprattutto nella fase dell’editing con professionisti editoriali, diviene un vero e proprio lavoro. Per creare la trama ho messo insieme varie idee e ho stilato la scaletta, poi devo ammettere che, quando inizio la scrittura, alcune vicende programmate mutano a secondo dell’evolversi dei personaggi che sembrano prendere vita e spesso hanno il sopravvento su determinate scelte.
Quale stile caratterizza la tua narrazione?
Semplice ma d’impatto. Uso spesso lo Show, don’t tell; ovvero il mostrare una scena senza renderla satura di spiegazioni e commenti, usando più azioni dirette e dialoghi.
Immagina un lettore ideale per il tuo libro. Quali persone potrebbero apprezzarlo di più? E c’è un momento specifico in cui sarebbe perfetto immergersi nella tua storia?
A luci soffuse: Tutte le leggende hanno un fondo di verità può essere apprezzato dagli amanti dell’horror come a chi incuriosisce il genere ma non ha mai avuto modo di testarlo. La narrazione avviene tra Halloween 2023 e il 29 maggio 2024 (data in cui è uscito il libro), ha forti richiami autunnali e alla notte più spaventosa dell’anno, ma si potrebbe leggere in qualsiasi periodo, pure in estate per contrastare il caldo.
Stai lavorando a altri progetti letterari?
Ho partecipato a concorsi editoriali con storie brevi, aspetto i responsi incrociando le dita. A settembre, seguita dall’editor Annie Ogliastro, inizierò il supporto progettazione per un nuovo romanzo. È la prima volta che mi rivolgo ai professionisti dalla primissima fase, quella creativa, sono certa che sarà una bella avventura di crescita personale e lavorativa.
Biografia dell’autrice
Samantha Garbero, madre e collaboratrice sportiva, ama scrivere circa le sfumature più dark del mondo paranormale. Dopo i buoni riscontri ottenuti sulla piattaforma Wattpad e aver partecipato a corsi professionali di scrittura di base e creativa, ha deciso di lanciarsi nel mondo dell’editoria. Pubblicando con il sostegno tecnico di Youcanprint, ha saputo farsi spazio tra le librerie di tanti lettori, che hanno amato i suoi personaggi dalle anime oscure.
Dopo l’uscita del suo primo romanzo, L’origine del male, l’autrice ha avuto modo di incontrare i lettori con eventi firmacopie nelle librerie italiane. Grazie alla determinazione e al desiderio di far conoscere il suo romanzo a più persone possibili, a distanza di un anno dalla pubblicazione ha deciso di far tradurre in inglese L’origine del male, in commercio con il titolo Evil’s fire. I traguardi non si fermano qui: nel 2023 partecipa a un concorso letterario e si aggiudica la pubblicazione di un suo racconto horror nell’antologia Sette spettri a denti stretti, edita Re Artù Edizioni; e nel mese di dicembre crea un quaderno interattivo di scrittura, lettura e disegno per i piccoli sognatori dal titolo La magia del Natale.
A luci soffuse è la sua ultima pubblicazione, nata dalla passione per le storie tetre e le ambientazioni sinistre.