I cunti de ciancianeddi”, per riscoprire la tradizione popolare siciliana e divertire i più piccini

Grande partecipazione per la messa in scena dello spettacolo “I cunti dei ciancianeddi”, scritto e diretto da Antonella Caldarella, nonché impreziosito dalle musiche dal vivo di Steve Cable.
La rappresentazione, in programma per la rassegna “Il teatro dei giganti”, ha fatto sì che la sala Roots di Catania si trasformasse in un luogo magico. Le marionette da tavolo hanno fatto riscoprire a “ranni e picciriddi” la tradizione popolare siciliana. Antonella Catarella, che le ha animate, ha raccontato di portare in scena le fiabe trasmesse da sua nonna, che era solita suonare “i ciancianeddi” prima de “li cunti”.
Due le fiabe protagoniste degli appuntamenti di sabato e domenica, che hanno permesso ai più piccini di avvicinarsi al teatro e, allo stesso tempo, di lasciarsi incuriosire dai personaggi più stravaganti, come la “mamma-ddrava” (“mamma-draga”) che ha inghiottito Ciccio, un padre scansafatiche che finisce vittima di se stesso. A rendere ancora più interessante la rappresentazione, il fatto che uno dei due racconti consistesse nella versione popolare di “Cenerentola”. Ma anche la possibilità offerta agli spettatori, alla fine dello spettacolo, di vedere più da vicino le marionette, individuarne i materiali e scoprire i modi per costruirne una fai-da-te.La capacità dei due artisti di coinvolgere pure i più piccoli si è rivelata straordinaria e innovativa. Soprattutto quando, oggi, è comune pensare di poter intrattenere i fanciulli solo attraverso le nuove tecnologie e gli effetti speciali. I bambini, invece, sono stati letteralmente catturati dal palcoscenico, nonostante fosse allestito in maniera essenziale, come si è soliti osservare nel teatro di figura, e nonostante il dialetto siciliano rendesse più difficile la comprensione dei dialoghi. Un’ottima occasione, anche per genitori e parenti, di condividere un’esperienza unica e formativa con i piccini di casa.

Ivana Zimbone