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Vincolo di mandato, Di Maio accelera e il PD frena

Il leader pentastellato non gradisce le migrazioni dal movimento

ROMA – “E’ arrivato il momento in Italia per introdurre il vincolo di mandato, vediamo come, ma se vieni eletto con una forza politica e poi passi a un’altra forza politica te ne vai a casa, non passi al gruppo misto. Serve una stretta, queste pratiche non fanno bene al Paese”. Lo dice Luigi Di Maio, parlando da New York.

I cambi di casacca di alcuni parlamentari 5 stelle “non mettono assolutamente a rischio il governo”. Però “mi auguro che il vincolo di mandato si possa normare con i regolamenti di Camera e Senato”. Lo dice il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, arrivando a Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri.

“Mi auguro che Di Maio avesse voglia di scherzare, quando ha detto che parlerà con il Pd per introdurre il vincolo di mandato. L’aria di New York, la città dove si trovava quando ha fatto questa improvvida dichiarazione, probabilmente lo ha confuso”. Lo scrive su facebook Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato.

“L’assenza del vincolo di di mandato (‘Ogni membro del parlamento rappresenta la nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato’), sancita dalla Costituzione, ha ancora un valore importantissimo- aggiunge-. Almeno fino a quando esisteranno partiti aziendali, l’articolo 67 garantisce una libertà di azione necessaria per poter svolgere le proprie funzioni senza pressioni e ricatti esterni”. (www.dire.it)

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