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Omicidio Sacchi, fermati due ragazzi di San Basilio: si indaga su incontro per comprare droga

Dalle indagini emerge che la vittima e la sua ragazza avessero incontrato i due giovani per comprare hashish e avevano molti soldi. La fidanzata di Sacchi sarà probabilmente riascoltata dagli inquirenti

ROMA – Due 21enni del quartiere romano San Basilio sono stati posti in stato di fermo per l’omicidio di Luca Sacchi. Le accuse sono concorso in omicidio, rapina aggravata e detenzione e porto abusivo di arma comune da sparo. I fermati si chiamano Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, entrambi sono nati nel 1998 e sono della zona di San Basilio. A premere materialmente il grilletto della pistola che ha colpito e poi ucciso Luca sarebbe stato Del Grosso, che ha precedenti per percosse. L’arma non sarebbe ancora stata ritrovata. L’interrogatorio di convalida del fermo si terrà domani.

Il fermo è stato disposto per impedire che i due facessero perdere le loro tracce: “Sussistono specifici elementi che fanno ritenere fondato il pericolo di fuga“, scrive il il pm di Roma Nadia Plastina nel decreto con cui dispone il fermo dei due 21enni indiziati dell’omicidio di Luca Sacchi.

In particolare “essendosi presentati i genitori di Del Grosso e il fratello Valerio al commissariato San Basilio, avendo appreso del coinvolgimento del figlio nell’omicidio Sacchi, ed essendosi rapidamente sparsa la notizia nel quartiere, entrambi gli indagati avevano abbandonato le loro dimore abituali e si stavano rendendo irripetibili. Del Grosso rifugiandosi in un hotel a Tor Cervara, mentre Pirino sul terrazzo del palazzo dove abita. Rilevato che i due erano oramai consapevoli delle indagini a loro carico, stante il livello di compromissione delle loro posizioni, godendo di non poche complicità potrebbero darsi alla fuga per sottrarsi alle conseguenze dell’omicidio”.

Luca Sacchi, personal trainer di 24 anni, e la sua fidanzata Anastasia, volevano acquistare droga la sera dell’omicidio, forse dell’hashish. Per questo si sono avvicinati ai due sospettati e gli hanno mostrato i soldi. Parecchi contanti che avrebbero fatto gola ai due 21enni presunti responsabili, che dopo essersi allontanati fingendo di prendere la droga da vendere, sono ritornati armati di pistola e hanno tentato di acciuffare lo zainetto di Anastasia. È a quel punto che Luca ha reagito ed è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa. Nella notte sono state la mamma e il fratello di Del Grosso a presentarsi al commissariato a denunciare quello che avevano appreso. (Marco Agostini – www.dire.it)

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