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Trend della Co2: ma l’unione Europea ha le idee chiare?

L'approfondimento del metereologo col. Paolo Ernani

Roma – Conoscere la quantità mondiale di Co2 che ogni anno viene immessa nell’atmosfera è’ un mistero. E’ come se si volesse celare  non si sa  cosa.

Questo elemento chimico è ritenuto dai più, responsabile dell’aumento della temperatura del Globo ( Non è proprio così , ci sono anche  opinioni diverse ) . Per capirne di più, navigando su Internet, abbiamo trovato qualcosa di interessante. Guardate questo grafico qui sotto.

Il disegno riporta quanta anidride carbonica viene immessa nell’atmosfera dall’utilizzo del carbone ,e del petrolio, dall’attività industriale e sostanze varie nel periodo 1970/2016 ( quasi mezzo secolo ).

Nel grafico si possono notare 5 tendenze o trend quasi tutte negative, in diminuzione. Perciò l’equazione secondo la quale più si riversa Co2 nell’ambiente esterno,  più la temperatura della Terra sale, non regge.

Nel grafico, in verde, è rappresenta la tendenza della Co2 prodotta dagli U.S.A. Come è agevole notare, il trend è fortemente negativo, in discesa. Il tracciato in rosso ( in discesa ) è la Co2 che la RUSSIA  scarica  nell’atmosfera . Seguono  poi le linee blu che descrivono l’anidride carbolica prodotta dai 28 stati della U.E . Anche in questo caso la tendenza è in evidente calo . L’unica accezione è l’andamento della Co2 prodotta in CINA   ( colore arancio, in chiara ascesa ) . A motivo di ciò,  Pechino è stata più volte invitata  affinché svolga azioni tese a contenere o diminuire le emissioni di questo elemento chimico.

 L’ultimo profilo, ( QUI E’ LA GROSSA SORPRESA , la ciliegina sulla torta )  ha un  bel trend quasi “PIATTO ” , appena in impercettibile rialzo. Quella LINEA NERA , pensate un po’ , è la QUANTITA’ ( MONDIALE ) TOTALE DI ANIDRIDE CARBONICA immessa ogni anno (dal  1970 al 2016 ) nell’ambiente esterno, nell’aria.

  Ma se la cose stanno così, perchè allora tanto allarme, tanta enfasi sui cambiamenti climatici legati alla Co2 ? Pare logico allora dire che la responsabilità delle variazioni  climatiche del pianeta vada ricercata invece  altrove e cioè  su alcuni  comportamenti errati da parte  nostra .

Si sono  inondati di plastica la terra, i mari, i fiumi, i laghi . Si sono irrorati i terreni  di   micidiali pesticidi  che hanno quasi del tutto  sterminato la micro  fauna campestre e non solo.

Colpa nostra anche la distruzioni delle FORESTE , spesso date a fuoco per interessi di pochi e poi la CEMENTIFICAZIONE e, per ultimo, l’esistenza della “ ISOLE di CALORE” , dell’ “EFFETTO CONDIZIONATORI” che diffondono fiumi di calore, come  pure le LUCI A LED ( pare strano ma riscaldano l’aria della notte e le foto da satellite mostrano appunto enormi aree illuminate. E’ tutto calore effuso verso l’esterno ).

E proprio alcuni di questi fattori messi insieme modificherebbero, al rialzo, la temperatura del globo che per ora, nonostante tutto, sembra però non subire  significative alterazioni  come certificato dal GOTTARD INSTITUTE , + 1,1° gradi C. in 149 anni, dal prof. FRANCO PRODI , + 0,9°C. in 169 anni e il + 0,5°C. in 129anni   del col. ERNANI .

Quanto sopra dimostra che la temperatura della Terra seguirebbe le variazioni naturali del CLIMA dovute sia alla VARIABILITA’ ENERGETICA del SOLE ( macchie solari ) e sia da EVENTI di NATURA ASTRONOMICA ( per esempio la variazione dell’ inclinazione dell’asse TERRESTRE ).

 In conclusione la U.E , prima di investire 1000 miliardi nella GREEN ENERGY, valuti bene quali settori privilegiare .  Escluda, per esempio, l’EOLICO. E’ costosissimo, ha una resa irrisoria e quando non c’è vento, e capita spesso, ZERO ELETTRICITA’.

                                                                                 Col. Paolo Ernani meteorologo

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