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Colei che salverà il mondo, murales ovunque per la “pasionaria”

La bimba mediatica per eccellenza: Greta Thumberg è ritratta in ogni dove

Roma – La bambina prodigio mandata a salvare il mondo nel terzo millennio avanzato è ormai in ogni dove. Murales spuntano in ogni parte del mondo. L’espressione tipicamente ingrifata con smorfie perpetue espresse contro i potenti della terra. La sua missione: salvare il pianeta dall’inquinamento.

Potremmo definirla la “pasionaria” di una epoca moderna, in cui ogni smorfietta fa notizia. Nulla a che vedere con le gesta di Isidora Dolores Ibarruri Gomez… anch’essa definita pasionaria.

E per questo gira il mondo con le trecce tipiche di Pippicalzelunghe, un tempo beniamina delle giovanissime generazioni. La Greta internazionale auspica il confronto con Trump, si indigna davanti alle telecamere, dice che le hanno rubato i suoi sogni. E se la prende così lanciando sassi in uno stagno generalizzato che sembra voler essere l’Oceano Atlantico. Gli effetti? Mediatico sicuramente di grande interesse perchè è insolito che una minorenne lasci tutti i suoi legittimi interessi tipici dell’età: primi amori, televisione, cartoni, amici, cinema, libri, e giochi con i compagni di classe.

Ma la spinta propulsiva da dove sarà arrivata? Non è una unta dal Signore, ma dietro di lei cosa c’è? Chi finanzia i costosi spostamenti in asse su tutto l’emisfero mondiale? E’ chiaro che l’interesse lo ha sicuramente suscitato proprio per quelle caratteristiche tipiche e fuori da ogni tempo che la piccola raccoglie. Quando la vediamo parlare ai media internazionali fa quasi tenerezza, ma dimostra un piglio ed una determinazione non comuni. Ha sicuramente delle doti che qualcuno le sta facendo “fruttare”?

Porsi queste domande è lecito, poichè nell’ambito della tutela dei minori, soggetti all’obbligo di frequenza scolastica e solitamente concentrati su una normale vita di crescita per poi dedicarsi a ciò che ritengono opportuno. Forse sono questi i sogni che le hanno rubato oltre a quelli del “pianeta”.

E’ chiaro che il sistema è sotto accusa, inquinamento, ambiente, è chiaro che vadano rispettati. Ma il dubbio che la sensibilizzazione mediatica alla Thumberg maniera possa produrre effetti concreti restano tutti.
Il fascino della protesta è di interesse soprattutto per le nuove generazioni, che su questo fronte sembrano voler emulare sporadicamente i moti rivoluzionari studenteschi che nel 68 caratterizzarono le Università e  le scuole italiane. Ma quelle erano altre battaglie. Ora ci troviamo di fronte ad un mistero, perchè si priva una bambina della sua intimità, della sua adolescenza e la si getta in pasto al pubblico giudizio?

La Greta mondiale sarà da grande una ottima candidata già pronta per comandare da qualche parte, questo  è indubbio grazie alla popolarità. La sua inespressività accennata da smorfie di indignazione forse rappresenta un disagio che tante nuove generazioni hanno diritto ad esprimere.

Ma dal salvare il pianeta e l’umanità ce ne passa. Dunque siamo realisti. A chi non sta a cuore la salubrità del pianeta in cui viviamo? E noi piccole gocce destinate a diventare solo polvere e segni, oggi che possiamo fare? Possiamo strillare quanto vogliamo il sistema è questo, e se abbiamo voluto il progresso, il lavoro, le industrie metalmeccaniche ed altre tipologie, dobbiamo pur porci domande che nel corso del tempo la volontà dell’uomo possa incidere negativamente sull’equilibrio del Pianeta.

Certo se fossimo rimasti a capanne e foglie di fico sui genitali, tutto sarebbe stato preservato così come Adamo et Eva ebbero a fondare l’esercizio della vita. Non sarà Greta a modificare l’architettura universale del pianeta, lasciate questa ragazzina alla sua vita, poi deciderà da grande se impegnarsi nelle grandi battaglie, libera e realmente motivata.

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